Terremoto davanti alla diga del Vajont: un "botto" secco, crollata una grotta a 6 km di profondità

La diga del Vajont
Un botto secco e una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 sulla scala Richter. Il sisma è stato registrato, domenica, dal Centro nazionale terremoti alle 9.33 nella zona di...

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Un botto secco e una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 sulla scala Richter. Il sisma è stato registrato, domenica, dal Centro nazionale terremoti alle 9.33 nella zona di Longarone, Fortogna, Soverzene nel bellunese con echi nel vicino Friuli Venezia Giulia.


Il fenomeno ha avuto come epicentro la zona della Val Gallina ai piedi del Col Nudo e a pochi chilometri dall'area del Vajont, dove sorge la famigerata diga del disastro del 9 ottobre 1963, quando una frana si staccò dal monte Toc e precipitò nel bacino provocando un'onda che superò la diga e distrusse il paese di Longarone causando 2000 vittime. 

 

La scossa tellurica è stata registrata ad una profondità di sei chilometri ed è stata definita, da chi l'ha sentita, come «un botto». La zona, così come il vicino Cansiglio, Alpago, Val Lapisina, Valcellina e Piancavallo è di natura carsica. È quindi probabile che si sia trattato, come avvenuto recentemente, che la scossa sia stata dovuta al collasso di una grande grotta in profondità. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero