Terremoto Napoli, il vulcanologo: «Evacuare gli edifici». La pec (senza risposta) del 18 settembre: «Rischio crolli»

La Prefettura di Napoli ha girato la segnalazione «alle autorità competenti in materia», vale a dire alla Protezione Civile nazionale, all'Ingv e alla Regione Campania

Terremoto Napoli, il vulcanologo al prefetto: «Evacuare gli edifici, rischio imminente»
Il vulcanologo Giuseppe De Natale, ex direttore dell'Osservatorio vesuviano, ha inviato una Pec al prefetto di Napoli nella quale si chiede di evacuare gli edifici...

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Il vulcanologo Giuseppe De Natale, ex direttore dell'Osservatorio vesuviano, ha inviato una Pec al prefetto di Napoli nella quale si chiede di evacuare gli edifici dell'area Agnano-Solfatara, dove il fenomeno del bradisismo dei Campi Flegrei è più intenso, per consentire di verificare la vulnerabilità degli edifici alle scosse. Lo scrive il Corriere del Mezzogiorno, secondo cui la Pec è stata inviata al prefetto il 18 settembre, «di fronte - si legge nella missiva - a un rischio imminente e a una evidente, fortissima preoccupazione dei cittadini».

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La segnalazione della Prefettura

La Prefettura di Napoli, scrive sempre il Corriere, ha girato la segnalazione «alle autorità competenti in materia», vale a dire alla Protezione Civile nazionale, all'Ingv e alla Regione Campania. A preoccupare il vulcanologo sono gli effetti delle continue e ripetute scosse sulla tenuta degli edifici in un'area di circa 20 chilometri quadrati. De Natale fa riferimento ai risultati di alcuni suoi studi «in base ai quali le scosse nei Campi Flegrei sono destinate ad aumentare sia per numero che per intensità. Secondo lo studioso sarebbe necessaria »un'azione di mitigazione del rischio sismico con una verifica a tappeto della vulnerabilità degli edifici in un'area di 20 chilometri, a partire dagli edifici strategici (scuole, ospedali, uffici pubblici)«.

De Natale, scrive il quotidiano, «chiarisce di non voler scavalcare le competenze del proprio istituto Ingv, tuttavia spiega al prefetto di aver deciso di inviare la missiva 'non avendo avuto riscontro per cinque annì ed 'essendo ormai la situazione dal punto di vista sismico estremamente criticà«, poiché con terremoti più forti, afferma il ricercatore, »si rischia seriamente il cedimento o il collasso degli edifici più vulnerabili localizzati in vicinanza degli epicentri; esattamente lo scenario che avevo anticipato nella Pec del 2018«.

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Il Messaggero