Omicidio Terni: stato non responsabile per autore libero

Omicidio Terni: stato non responsabile per autore libero
Non c'è alcuna responsabilità da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell'Interno e di quello della Giustizia per la mancata...

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Non c'è alcuna responsabilità da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero dell'Interno e di quello della Giustizia per la mancata espulsione e carcerazione di Amine Aassoul, il marocchino, clandestino e libero nonostante dovesse scontare un cumulo di pene di oltre sette anni, che nella notte tra il 12 e il 13 marzo 2015 uccise a Terni David Raggi. Dunque ai familiari del giovane spetta solo un indennizzo sulla base del riconoscimento dei benefici della legge in favore delle vittime di reati violenti intenzionali: è quanto ha deciso la seconda sezione del tribunale civile di Roma, che ha condannato la stessa Presidenza del Consiglio al pagamento di 7.200 euro ciascuno nei confronti del padre, della madre e del fratello del ventisettenne.


LA DECISIONE
La decisione è stata presa nell'ambito del procedimento intentato dagli stessi familiari della vittima nei confronti dei due dicasteri e di Palazzo Chigi, ai quali veniva contestato il fatto che al momento della tragedia Aassoul - poi condannato a 30 anni in via definitiva per omicidio volontario aggravato - fosse clandestino e libero. Il giudice non ha però rilevato responsabilità da parte dei due ministeri e della Presidenza del Consiglio, ma ha ritenuto che posso essere applicata la legge 122/2016 che istituisce l'indennizzo. 
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Il Messaggero