Turiste stuprate a Matera, tra gli indagati anche due trapper. L'accusa: «Ragazze drogate a loro insaputa»

Ci sono due trapper, nomi d'arte Red Michael e Meus Deus, gli indagati a Pisticci per lo stupro di gruppo ai danni di due 15enni inglesi durante una vesta in una villa a...

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Ci sono due trapper, nomi d'arte Red Michael e Meus Deus, gli indagati a Pisticci per lo stupro di gruppo ai danni di due 15enni inglesi durante una vesta in una villa a Marconia (Matera). Iniziano domani in tribunale a Matera gli interrogatori di garanzia: i quattro sono accusati di aver commesso violenza sessuale e lesioni personali aggravate e continuate nei confronti delle due minorenni inglesi. In carcere sono finiti il 23enne Michele Masiello, il 22enne Alberto Lopatriello, il 21enne Alessandro Zuccaro e il 19enne Giuseppe Gargano, tutti residenti a Pisticci.


Violenza sessuale di gruppo su 2 minorenni: choc a festa in villa a Matera. Le vittime sono turiste inglesi

Stando alla ricostruzione degli investigatori, sulla base della ricostruzione effettuata dalla Polizia, è stato il più giovane, Gargano, a spingere con forza una delle due minorenni in una zona buia sul retro della villa, seguito da Masiello, Zuccaro, Lopatriello e dall'altra ragazza che seguiva la sua amica. Poi le due ragazze sono state vittime di distinte violenze sessuali a cui hanno partecipato ulteriori quattro giovani, tre dei quali al momento indagati in stato di libertà. Il branco, infatti, era composto da otto persone. Le ragazze si sono difese con tutte le loro forze ma hanno dovuto soccombere alle botte e alle condotte degli arrestati e degli indagati caratterizzate «da brutalità, gravità ed efferatezza», secondo gli atti dell'indagine. Le vittime sono state drogate prima delle violenze. Dagli esami tossicologici è emersa la presenza di sostanze stupefacenti. L'accusa ritiene che la droga sia stata «somministrata a loro insaputa», le ragazze del resto negano di avere assunto stupefacenti. Sono sette finora le persone identificate dalla Polizia e ritenute responsabili dalla Procura. Nei confronti degli altri tre, però, non sono state emesse misure cautelari. Quindi sono cittadini liberi, sebbene restino sotto indagine.

 


Gli interrogatori di garanzia saranno importanti per una ricostruzione compiuta delle responsabilità di tutti i partecipanti allo stupro di gruppo. Bisogna trovare i riscontri alle versioni dei sette dai quali emergono tentativi di scaricare su altri le colpe delle violenze. Su questo si concentrano le indagini della squadra mobile della Questura di Matera, ancora al lavoro su questi aspetti. Sotto ulteriore esame le immagini delle telecamere di videosorveglianza della villa, già vagliate e utili per ricostruire gli istanti immediatamente precedenti e successivi allo stupro di gruppo. In un'immagine si vedono otto persone tutte insieme. Inoltre vengono esaminati i telefoni cellulari. Non si esclude che qualcuno possa avere filmato quei momenti terribili. Dalla ricostruzione le violenze sono durate 15 minuti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero