Studente di 18 anni morto durante uno stage in azienda a Venezia: schiacciato da una lastra di metallo. I precedenti

Schiacciato da una lastra di metallo, uno studente di 18 anni è morto questo pomeriggio in un'azienda di Noventa di Piave (Venezia), specializzata nella produzione...

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Schiacciato da una lastra di metallo, uno studente di 18 anni è morto questo pomeriggio in un'azienda di Noventa di Piave (Venezia), specializzata nella produzione di stampi per materie plastiche. Giuliano De Seta, di Ceggia (Venezia) 

aveva solo 18 anni ed aveva appena iniziato lo stage in azienda.  E' morto mentre stava lavorando in una ditta di Noventa di Piave (Venezia) la Bc Service. Il ragazzo, di Ceggia, era uno studente dell’Itis Leonardo Da Vinci di Portogruaro. Da una prima ricostruzione degli inquirenti, è rimasto schiacciato da una pesante lastra di metallo che gli ha schiacciato le gambe.

L’allarme è scattato ieri pomeriggio, poco prima delle 17: vigili del fuoco e Suem (servizio di urgenza ed emergenza medica) sono intervenuti immediatamente, ma per il 18enne non c’è stato nulla da fare. A quanto si è appreso, De Seta lavorava in quell’azienda da quattro giorni, dove avrebbe prestato servizio per maturare i crediti. Pare si trovasse da solo vicino a un macchinario, quando una pesante lastra di ferro è scivolata da un cavalletto e l’ha preso in pieno. Gli operai sono accorsi subito, ma fin dal primo momento è stato chiaro che l’infortunio era gravissimo. Le fasi del soccorso sono state frenetiche, si è cercato di tutto di stabilizzare il giovane, per trasportarlo all’ospedale.

Ma è stato inutile, lo stagista è spirato poco dopo: le lesioni erano troppo gravi. Una scena straziante, già vista altre volte in questo 2022: a gennaio un altro 18enne a Pavia di Udine, Lorenzo Parelli, era morto nel suo ultimo giorno di stage alla Burimec, un’azienda meccanica di Lauzacco, in Friuli, travolto da una putrella. 


LA FAMIGLIA
A Noventa, ieri, sono accorsi i famigliari del ragazzo e la preside dell’istituto, Anna Maria Zago. «Il mio mondo è finito»: queste le parole del padre di Giuliano, accasciato sul cancello della Bc Service durante i rilievi dei carabinieri.

«È una cosa troppo grande, cose del genere non devono capitare - ha detto la dirigente scolastica, visibilmente sconvolta - domani (oggi, ndr) ne parleremo anche a scuola, cercheremo di realizzare cosa sia successo e come sia potuto succedere». Sull’episodio verrà aperta un’inchiesta: il pubblico ministero titolare del fascicolo, Antonia Sartori, sta solo aspettando il rapporto di carabinieri e Spisal per procedere.

«Chiedevamo di abolire i Pcto e riformare il rapporto tra scuola e lavoro, costruendo tirocini in luoghi di lavoro sicuri. Nulla è stato fatto e oggi ci troviamo di nuovo di fronte ad un terribile incidente. Si deve agire subito. Il ministero convochi d’urgenza un tavolo con i sindacati studenteschi», afferma stasera la Rete degli Studenti Medi.

 

 

Una scena straziante, già vista purtroppo con ragazzi altre volte in questo 2022.

 

Un fatto del tutto simile è quello che era costato la vita nel gennaio 2022 a Lorenzo Parelli, 18 anni, al suo ultimo giorno di stage nell'ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro, alla Burimec, un'azienda meccanica di Lauzacco, in Friuli. Anche in quel caso, Lorenzo fu ucciso dal crollo di una putrellao.

La morte dello stagista, la prima in ordine di tempo, lasciò sgomento il mondo politico e istituzionale italiano. Colpì, in particolare, la presa di posizione del presidente Sergio Mattarella, che inviò un messaggio di vicinanza alla famiglie, e nel corso di un discoro pubblico sottolineò che «non si possono pù piangere morti assurde sul lavoro».

A febbraio 2002 nelle Marche, a Fermano, ci fu un altro incidente terribile. Qui morì un ragazzo appena 16enne, Giuseppe Lenoci. Il ragazzo era a bordo del furgone della ditta di termoidraulica in cui stava svolgendo lo stage. Doveva andare con un collega a sostituire una caldaia. Ma il furgone sbandò, usci di strada e Giuseppe Lemoci rimase ucciso all'istante.

 

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Il Messaggero