Proseguono le iniziative dell'istituto Luigi Di Savoia nell'ambito del progetto di alternanza scuola-lavoro

Progetto Luigi di Savoia
RIETI - Continua il "Percorso integrato di orientamento e promozione della salute 2021/22" coordinato dal dottor Massimo de Angelis, sociologo in servizio...

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RIETI - Continua il "Percorso integrato di orientamento e promozione della salute 2021/22" coordinato dal dottor Massimo de Angelis, sociologo in servizio presso l'Atr Dipendenze e dal dottor Massimo Grandi, psicologo-psicoterapeuta del “Consultorio adolescenti-Spazio giovani”.  



Protagonisti della giornata del 3 marzo 2022 sono stati gli alunni della classe 3 B sezione Ite dell'istituto "Luigi di Savoia" di Rieti, nel primo di una serie di incontri che si svolgeranno con altre classi dello stesso Istituto durante l’intero mese di marzo.  

Nella prima giornata, gli studenti sono stati accompagnati dalla docente Raffaella Ballarin, grazie alla disponibilità concessa dalla dirigente Scolastica Raffaella Giovannetti. Si tratta di una serie di appuntamenti inseriti all'interno del progetto Pcto (ex alternanza scuola-lavoro) coordinato dalla docente Maria Rita Sciommari, che costituiscono l'occasione - insieme all’aiuto di professionalità socio-sanitarie - di poter approfondire alcuni argomenti di notevole interesse, suggeriti dai ragazzi stessi attraverso uscite formative e di orientamento presso i servizi ambulatoriali della Asl di Rieti, al fine di costruire un rapporto di familiarità e di fiducia tra i giovani e le istituzioni sanitarie e, soprattutto, per semplificarne le vie di accesso, valorizzando la prevenzione e la cura della persona.  

All’incontro del 3 marzo hanno preso parte anche le psicologhe Virgilia Crescenzi e Raffaella Ricci, coadiuvate dall'assistente sociale Benedetta Muratori.

La scuola diviene pertanto un ambiente favorevole alla salute. Questa proficua alleanza con il sistema sanitario utilizza tutte le metodologie di natura educativo-formativa e sociale (life skills, peer education, ascolto, collaborazione) e mira allo sviluppo dell’autonomia e dei processi di empowerment ed engangement, promuovendo non solo specifiche competenze disciplinari ma soprattutto conoscenze ed abilità che conducono a competenze personali.

Tali competenze, dunque, per la fascia giovanile di riferimento sono indispensabili non soltanto per comunicare in modo efficace ma anche per resistere a influenze e suggestioni che possono indurre scelte comportamentali non salutari.

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Il Messaggero