Silvia Di Pietro, malore fatale a Bologna: morta a 38 anni, lascia marito e figlio piccolo

Silvia era cresciuta a Roma ma a 16 anni si era trasferita

Silvia Di Pietro, malore fatale a Bologna: morta a 38 anni, lascia marito e figlio piccolo
Grave lutto a Bologna: è morta Silvia Di Pietro, aveva 38 anni. Il malore fatale è avvenuto giovedì notte durante il sonno. Quando sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Grave lutto a Bologna: è morta Silvia Di Pietro, aveva 38 anni. Il malore fatale è avvenuto giovedì notte durante il sonno. Quando sono arrivati gli operatori sanitari del 118 per serena, purtroppo, non c’era più nulla da fare. 

Silvia Di Pietro, figlia degli ascolani Pietro Di Pietro e Carla Massi, è venuta a mancare all’improvviso, nelle prime ore di ieri, nella sua casa di Bologna. Un malore infame e del tutto inaspettato l’ha separata da questo mondo e dall’affetto dei suoi cari, in particolare il marito Giovanni Castellazzi e il figlio Tommaso di 4 anni. La notizia è rimbalzata da Bologna ad Ascoli, prima nella casa dei genitori a Porta Romana e poi sui telefoni dei parenti e degli amici, tutti tramortiti dal dolore.

Il papà va a svegliarlo e lo trova in fin di vita: Matteo Lorenzato ucciso da un malore a 27 anni

«Non mi sento bene, sostituitemi nel turno», il medico 48enne Decet trovato morto: ipotesi malore

Silvia, per via del lavoro del padre (generale dell’Esercito oggi in pensione) era cresciuta a Roma ma a 16 anni si era trasferita nel Piceno insieme ai genitori e alla sorella Serena, frequentando terzo, quarto e quinto superiore al liceo scientifico Orsini. L’università a Bologna, dove si era laureata in ingegneria, non le aveva fatto perdere i contatti con i compagni di scuola e gli amici in città. Ieri mattina è stato il marito, anch’egli ingegnere, a rendersi conto della gravità della situazione e chiamare i soccorsi, purtroppo inutili. Proprio le circostanze della morte, un vero fulmine a ciel sereno, hanno reso necessari degli approfondimenti che saranno effettuati dalle autorità sanitarie in giornata: solo dopo gli esami sarà resa nota la data dei funerali. 

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero