Sciopero dei trasporti a Torino lunedì, primo giorno di scuola: polemica sui social, famiglie in rivolta

Sciopero dei trasporti a Torino il primo giorno di scuola: polemica sui social, famiglie in rivolta
Un Paese che cerca di tornare alla normalità dopo un periodo drammatico. Migliaia di studenti che tornano a scuola a sei mesi dall'inizio del lockdown. Ma a Torino...

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Un Paese che cerca di tornare alla normalità dopo un periodo drammatico. Migliaia di studenti che tornano a scuola a sei mesi dall'inizio del lockdown. Ma a Torino rischia di saltare tutto. I sindacati Cgil, Cisl e Ugl e le rispettive Rsu (le rappresentanze sindacali di base) hanno deciso che lunedì sarà sciopero dei trasporti. L'astensione dal lavoro  - spiegano i sindacati - interesserà tutti i mezzi Gtt, l'azienda di trasporto pubblico locale: bus, tram, metropolitana e treni. Una scelta che ha fatto scoppiare la polemica.


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Legittime le richieste dei lavoratori del trasporto pubblico piemontese, ma legittima anche - e forse più incombente, scrivono in molti - la necessità di cercare di tornare alla normalità, "dopo migliaia di morti, di posti di lavoro persi, di famiglie costrette a grandi sacrifici". Sono molti i commenti che mettono sotto accusa la scelta di proclamare uno sciopero proprio il giorno della ripresa dell'attività scolastica. 

 

I motivi della protesta

«Non ci fidiamo più. Gtt chiede agli autisti di provvedere alla sanificazione dei mezzi senza fornire materiale idoneo, con tutti i rischi che questo comporta, e ora vuole privatizzare il controllo dei biglietti. La situazione economica è disastrosa con una perdita che nel 2019 è stata di 16 milioni di euro e nel 2020 potrebbe raggiungere i 30-40 milioni. Siamo molto preoccupati per i 430 dipendenti», spiega Francesco Bernardo della Filt Cgil. «Gtt non ci ha informato della situazione economica, le relazioni industriali sono pessime e non vengono applicati i protocolli per la sicurezza anti-Covid messi a punto a livello nazionale», aggiunge Vincenzo Bernardi della Fit Cisl. «La protesta è dovuta anche alla mancanza di sicurezza per il personale e per i cittadini. Nel mese di agosto ci sono stati tre episodi di aggressione dei controllori. Siamo preoccupati per la ripartenza e per questo abbiamo scelto per lo sciopero un giorno simbolico come il 14 settembre», osserva Vincenzo Filoramo dell'Ugl. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero