Roma, ottiene fondi per il terremoto con documenti falsi: anziana indagata per truffa

Roma, ottiene fondi per il terremoto con documenti falsi: anziana indagata per truffa
Presentando documentazione falsa al comune di Norcia, era riuscita a ottenere le sovvenzioni previste per gli immobili colpiti dal terremoto dell'agosto del 2016. Ora,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Presentando documentazione falsa al comune di Norcia, era riuscita a ottenere le sovvenzioni previste per gli immobili colpiti dal terremoto dell'agosto del 2016. Ora, però, dovrà restituire ogni centesimo e si ritrova con le spalle appesantite dall'accusa di truffa aggravata e falso. La Procura di Roma ha infatti disposto il sequestro preventivo di circa 12mila euro nei confronti dell'indagata, una donna di 75 anni. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal pm Alberto Pioletti, è svolta dai magistrati romani visto che il finanziamento è stato materialmente incassato nella Capitale.


Nel decreto con cui il gip Flavia Costantini dispone il sequestro effettuato dalla Guardia di Finanza viene ricostruita l'intera vicenda. La donna, nel gennaio 2016, avrebbe presentato una «falsa dichiarazione con cui attestava» che un suo appartamento a Norcia fosse «la sua abitazione principale, abituale e continuativa», ottenendo così i contributi previsti per «l'autonoma sistemazione». Dagli accertamenti è però emerso che l'indagata aveva dichiarato il falso: qull'abitazione era frequentata in modo saltuario, al punto che non risultano contratti per la fornitura di gas e i consumi di luce e acqua «non sono conformi a quelli di una dimora continuativa».
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero