Lei, 15 anni, ternana, si è fatta convincere. Non avrebbe mai immaginato che le sue foto osè destinate al fidanzatino sarebbero finite sugli smartphone di centinaia...
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Allarme degli avvocati dell'Ami a convegno: "Escalation adescamento minori e reati in rete"
«Ci siamo messi subito al lavoro per cercare di individuare gli autori di questa vicenda e poi per cercare di fermare la condivisione di quelle immagini sui gruppi web - conferma Sergio Russo, dirigente del compartimento polizia postale e delle comunicazioni per l’Umbria. Purtroppo cancellarle completamente dalla rete è molto complicato perché non sempre si riesce a tracciare tutte le condivisioni». La prevenzione e la divulgazione dei rischi che si corrono usando il web in modo superficiale è una delle attività messe in campo dalla polizia postale. «I ragazzi devono sapere che con i gruppi e le chat si perde il controllo - aggiunge Russo - e che quel che hanno messo in rete può arrivare in tante parti. Devono assolutamente evitare di condividere immagini anche a persone apparentemente fidate. Un compito fondamentale è affidato ai genitori, che devono conoscere e poi spiegare i rischi ai propri figli. L’attività di prevenzione che facciamo va in questa direzione».
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Il dato positivo è che in provincia di Terni quest’anno non si sono registrati casi di cyber bullismo e un ruolo lo ha sicuramente avuto l’attività di informazione e prevenzione.
Il Messaggero