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dalla nostra inviata
VARESE -«Il ragazzo è arrivato di corsa. L’ha colpita senza dire una parola, poi è scappato». Questa mattina alle otto Gabriella C., docente di Tecniche di vendita e Commerciale, era nell’atrio con la collega Sara C., referente educativo del centro di formazione Enaip di Varese.
L’aggressione
Sara C. ha 57 anni, grande esperienza e il suo lavoro è proprio quello di occuparsi degli studenti in condizioni di fragilità o difficoltà. «Stavamo parlando, una di fronte all’altra. Non ho fatto caso al ragazzo che stava arrivando. È stato molto veloce, quasi non ci siamo resi conto di quanto è successo. Finché non l’ha colpita con un coltello alla schiena», racconta Gabriella C. «Sara si è accasciata aggrappandosi al mio braccio. Era cosciente, le ho tamponato la ferita continuandole a parlare per non farle perdere conoscenza. Ho fatto un corso di primo soccorso, ma di fronte a situazioni del genere non si sa mai quale sarà la reazione. Non ho pensato a niente altro che a salvarla, premendo forte cotro la ferita affinché perdesse meno sangue possibile».
«Nessuna lite»
Il ragazzo, diciassette anni, era rientrato a scuola oggi dopo un periodo di stage. L’Enaip è un istituto professionale che alterna lo studio all’esperienza lavorativa in realtà della zona. «Tra l’insegnante e il suo alunno non c’erano stati diverbi - ricorda Sara C. - Lavoro nella sua classe e posso dire che dobbiamo affrontare casi anche più problematici. Il ragazzo è all’ultimo anno del ciclo, facciamo laboratorio insieme, e tra loro non c’erano state liti. È un gesto che non riesco a spiegarmi». Sara C. è ricoverata all’ospedale Circolo di Varese. Non è in pericolo di vita, oggi verrà operata.
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