Nove indagati e quattro misure cautelari. È pesantissimo l'atto di accusa della procura su Banca popolare di Bari. Il gip Francesco Pellacchia ha accolto solo in parte...
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Le accuse vanno dal falso in bilancio, al falso in prospetto, fino alle false comunicazioni sociali e ai maltrattamenti e alle estorsioni. Le intercettazioni e la denuncia di Luca Sabetta, assunto come Chief Risk Officer, ma vessato e minacciato per il suo tentativo di iscrivere in bilancio le perdite successive all'acquisizione di Banca Tercas, raccontano cosa sia accaduto dal 2014 al 2018 in Bpb.
Scrivono i pm nella loro richiesta in merito alle esigenze cautelari: «Appare evidente che la struttura della banca è ancora sottoposta al controllo di fatto della famiglia Jacobini e dei soggetti per i quali si è chiesta la misura. Appare pertanto necessario e urgente impedire che tale potere illecito impedisca il risanamento della Banca con i devastanti effetti sull'economia meridionale. In particolare il potere di fatto della struttura imprenditoriale impedirebbe l'emersione dei dati contabili (in particolare la situazione dei crediti falsamente classificati come in bonis) necessari per identificare le cifre necessarie per il risanamento della banca». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero