Pompei, ecco il primo fast food dell'antichità: ha duemila anni

L'ultimo servizio prima della distruzione. Il bancone dove i clienti oridinavano i pasti caldi a pranzo, il magazzino di anfore e anforette per servire le bevande richieste....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'ultimo servizio prima della distruzione. Il bancone dove i clienti oridinavano i pasti caldi a pranzo, il magazzino di anfore e anforette per servire le bevande richieste. Eccolo, il fast food di Pompei che riaffiora dagli scavi della Regio V, la porzione della città vesuviana al centro, nell'ultimo anno, di nuove campagne di indagini diffuse da parte della direzione del parco archeologico. Un luogo mai indagato prima, rimasto sotto strati e strati di ceneri, e che regala ormai una sorpresa dopo l'altra.


Colosseo, Pompei e Uffizi: ecco quando si entrerà gratis
Torna alla luce a Pompei l'affresco di Narciso che si specchia nell'acqua

L'ultima è stata annunciata oggi, dalla direttrice ad interim Alfonsina Russo. Si tratta di un "Termopolium", una sorta di bar-tavola calda della città, assai in voga nell'antichità (Ostia Antica ne ha degli esempi straordinari). Non è il primo trovato a Pompei, certo, visto che qui se ne contano già un'ottantina. Ma questo riaffiora dalla ormai leggendaria Regio V, intatto nelle sue decorazioni e nei suoi arredi. Il colpo d'occhio è sorprendente.

 

Spiccano, subito, le decorazioni ad affresco del bancone che raffigurano su un lato, una elegante e vezzosa Nereide, creatura del mare che siede su un cavallo immersa in un ambiente marino.  Accanto, sulla sinistra, una illustrazione: molto probabilmente rappresenta l’attività stessa che si svolgeva nella bottega, quasi come un’insegna commerciale per attirare i clienti di passaggio e consumare i pasti caldi. A completare la suggestione del luogo è il ritrovamento di anfore poste davanti al bancone, al momento dello scavo. Una scena che riflette esattamente l’immagine dipinta. Anfore intatte che rievocano ora gli ultimi momenti di vita di questo locale, prima che lapilli e ceneri incandescenti coprissero tutto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero