Parma, mangiano bulbi di colchium scambiandoli per cipolle: in sette finiscono all'ospedale

Ambulanza
La somiglianza tra i bulbi di colchium e i lampascioni è evidente. Solo che i primi sono velenosi. Una famiglia di Parma non se n'è accorta, li ha raccolti nel...

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La somiglianza tra i bulbi di colchium e i lampascioni è evidente. Solo che i primi sono velenosi. Una famiglia di Parma non se n'è accorta, li ha raccolti nel weekend, li ha mangiati ed è finita in ospedale per intossicazione alimentare. In tutto sette persone sono finite al pronto soccorso, ma sono state dimesse pochi giorni dopo. 

L'appello: «Acquistare alimenti nei circuiti sicuri»

Per scongiurare che un caso simile avvenga di nuovo, il direttore del Servizio Igiene e Alimenti dell’AUSL di Parma, Francesco Zilioli, ha lanciato un appello. «Occorre acquistare gli alimenti nei circuiti sicuri, quindi negozi, supermercati evitando rivenditori improvvisati», ha detto il professore. «Se non lo si conosce alla perfezione, mai mettere nel piatto ciò che si è raccolto».

Cosa sono i bulbi di colchium

Il Colchicum è una pianta molto velenosa. I rischi di avvelenamento sono spesso dovuti alla somiglianza dei fiori con quelli dello zafferano, con cui vengono facilmente confusi. Si trova interrato e coperto da parecchie squame brune. Fiorisce in autunno e i suoi fiori sono rosa o bianchi, dalla forma a calice. Sono molto simili a quelli dello zafferano, anche se quest’ultimo è più grande e spunta in autunno. Per questa somiglianza il colchico è chiamato anche falso zafferano.

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Il Messaggero