Diciotto anni di reclusione ad Armando Del Re e 14 anni a suo fratello Antonio, ritenuti responsabili dell'agguato a colpi di pistola esplosi tra la folla, avvenuto il 3...
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Fisco e tasse, Catalfo: «Altre 18 settimane di Cig e blocco dei licenziamenti»
Noemi, parlano i genitori
Bimbo morto nel pozzo, Stefano era un baby-calciatore premiato per il fair play. Si indaga per omicidio colposo
In un video di quel tragico 3 maggio 2019 si vede un uomo armato scavalcare noncurante il corpicino di una bimba di appena 4 anni, gravemente ferita dai colpi di pistola che aveva appena esploso per uccidere un antagonista in fuga. Nella sentenza si riconosce l'aggravante mafiosa di un gesto che poteva costare la vita di un'anima innocente.
«Noi abbiamo sempre cercato giustizia e non vendetta», ha detto Fabio Staiano, papà di Noemi, mentre con la moglie Tania Esposito e il suocero, Alessandro Esposito lasciano il Palazzo di Giustizia. «Siamo soddisfatti anche se - ha poi aggiunto - non sarebbero bastati cento anni di carcere per colmare il dolore che ci hanno provocato». L'agguato scattato quel triste venerdì aveva come obiettivo Salvatore Nurcaro, per i pm Fratello e Rossi appartenente a un clan antagonista a quello a cui invece sarebbero riconducibili i fratelli Del Re.
Con quell'agguato i fratelli, due pusher per la DDA, con interessi nella periferia orientale della città, volevano punire Nurcaro che aveva cercato di imporre il «pizzo» agli spacciatori di quella zona.
Il Messaggero