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Chiusi nell'intimità del loro bungalow, due fidanzatini minorenni stavano soggiornando in un camping sulle rive del lago di Garda, quando è successo un episodio sconvolgente. Il 27 agosto del 2020, dopo averli spiati da una finestra laterale, una 53enne tedesca (originaria del Brasile) si è introdotta nel bungalow della coppietta, soprendendola alle spalle. Quando i ragazzini si sono accorti della presenza della donna, entrambi le hanno chiesto cosa volesse. A quel punto l'intrusa li «ha costretti violentemente ad avere dei rapporti sessuali», si legge nel capo d'imputazione formulato dalla Procura di Brescia nei confronti della cittadina tedesca, per la quale è stato chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di violenza sessuale e lesioni.
Le molestie alla coppia
In un primo momento si è avventata sulla 16enne e, dopo averle tolto la maglietta, le ha palpato il seno e poi ha provato ad abbassarle gli slip e toccarle le parti intime. Successivamente ha "attaccato" anche il 17enne, che era intervenuto in difesa della sua fidanzata, mettendo una mano sui suoi genitali. Le molestie sono proseguite fin quando i due minori sono scappati dal bungalow del "Rolli camping" chiedendo aiuto; subito dopo è intervenuta una pattuglia della polizia. Anche la donna stava trascorrendo le sue vacanze nella struttura di Manerba del Garda insieme al marito e si è giustificata dicendo che era entrata nella stanza della giovane coppia perché aveva sentito dei lamenti provenire da lì.
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