Minacce e 170 messaggi in un giorno alla ex, arrestato per stalking

Minacce e 170 messaggi in un giorno alla ex, arrestato per stalking
MILANO Il giorno prima le ha spedito sul telefono 170 messaggi e, prima ancora, era arrivato al punto da chiuderla a chiave in camera con lui per non farla uscire. Lasciato da...

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MILANO Il giorno prima le ha spedito sul telefono 170 messaggi e, prima ancora, era arrivato al punto da chiuderla a chiave in camera con lui per non farla uscire. Lasciato da poco, aveva cominciato a renderle la vita impossibile. Fino alle minacce, contro di lei e dell’uomo che l’ha soccorsa: «Io li ammazzo», ha promesso davanti a tutti. Un incubo che è finito ieri quando lui, un operaio milanese di trent’anni, è stato arrestato dagli agenti della polizia locale che presidiano l’Ortomercato insieme ai colleghi dell’Unità tutela donne e minori.

L’AGGRESSIONE

Tutto è cominciato sabato poco prima delle sei di mattina quando l’uomo, nei confronti del quale ora il pm Andrea Fraioli ha chiesto la convalida dell’arresto, ha preso a pugni un suo coetaneo all’ingresso del mercato ortofrutticolo di via Lombroso mandandolo in ospedale. Le indagini e le testimonianze fin da subito hanno portato a ricostruire che dietro quell’aggressione c’era una vicenda di stalking. Si scopre infatti che l’operaio, lasciato da pochi giorni dalla fidanzata, verso le quattro e mezza si è presentato a casa di lei, nel box dove la donna stava prendendo la macchina per recarsi a lavorare, per importunarla e minacciarla. Lei, spaventata, oltre a chiudersi in auto ha chiamato in aiuto un suo collega. Il quale arrivato in pochi minuti, ha cercato di calmare l’operaio riuscendo ad allontanarlo. Dopo di che i due, entrambi con un posto all’Ortomercato e ciascuno con la sua automobile, si sono recati al lavoro. Ma verso le 5.50, quando il collega della donna, che era intervenuto per aiutarla un’ora e mezza prima, stava per uscire dal mercato, davanti alla portineria è stato aggredito e preso a pugni dall’ex fidanzato di lei. Il quale immediatamente interrogato ha detto agli agenti che avrebbe «ucciso» la sua ex compagna e il suo collega. La ragazza, perseguitata, ha spiegato di aver lasciato l’operaio da poco e dopo una relazione durata parecchi anni perché era diventato possessivo e violento. Raccontando che l’avrebbe chiusa a chiave in stanza qualche giorno fa e mostrando agli investigatori la pioggia di whatsapp sul suo cellulare: solo l’altro ieri 170.
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Il Messaggero