Migranti, sbarcata a Pozzallo nave Sea Eye con 414 a bordo: ci sono anche 150 minori

Migranti, sbarcata a Pozzallo nave Sea Eye con 414 a bordo: ci sono anche 150 minori
È appena entrata nel porto di Pozzallo (Ragusa) la nave Sea Eye 4 con a bordo 414 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo. Tra loro ci sono anche 150 minori...

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È appena entrata nel porto di Pozzallo (Ragusa) la nave Sea Eye 4 con a bordo 414 migranti soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo. Tra loro ci sono anche 150 minori soccorsi nei giorni scorsi nel Mediterraneo. I migranti verranno sottoposti al tampone e subito dopo gli adulti verranno trasferiti a bordo della nave Aurelia, per la quarantena. I minori non accompagnati saranno invece trasferiti in un centro di accoglienza in provincia di Ragusa. La nave era diretta prima a Palermo ma poi ha ottenuto l'autorizzazione per l'attracco a Pozzallo.

La nave, prima di approdare nel Ragusano, ha dovuto fare il giro della Sicilia: inizialmente si era infatti diretta verso il porto di Palermo per poi fare rotta verso est lungo la costa jonica dopo avere ottenuto dalle autorità italiane un porto sicuro che era stato invece negato da quelle maltesi. 

Migranti, emergenza sbarchi: il vademecum anti-Covid per i soccorritori

«L'immigrazione è un problema quando avviene in modo clandestino, così come sta avvenendo in questi ultimi tempi e soprattutto il rischio maggiore è quello del terrorismo. Proprio il canale che viene dalla Tunisia è quello che determina il maggior pericolo sotto questo profilo. Non dimentichiamo che il protagonista dei fatti di Nizza, nel novembre 2020, era un soggetto sbarcato sulle coste agrigentine che proveniva dalla Tunisia con la quale abbiamo però un rapporto costante, attraverso il quale il monitoraggio e il rilevamento comune del rischio terrorismo è portato avanti con una condivisione dei dati. Lo ha detto Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale antimafia, a Sky tg24 commentando il recente impegno del Ministro Lamorgese in Tunisia. »Il problema immigrazione in questo caso si accompagna al maggior rischio di rientro di foreign fighters che ancora esiste - precisa - il numero era altissimo e una minima parte è rientrata. Si attende il rientro di altri, eventualmente»

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Il Messaggero