Prima regola per chi, via social o Whatsapp, riceve un messaggio dall'aria minacciosa o al contrario invitante: riflettere e verificare prima di condividere. È quanto...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«In questo caso - spiega all'Adnkronos Marco Valerio Cervellini, responsabile dei progetti di prevenzione della Polizia postale e delle comunicazioni -, a differenza di altri messaggi con ben altri scopi, più rischiosi per gli utenti, siamo di fronte a una bufala grossolana», che probabilmente mira alla categoria dei distratti o di chi è in buona fede. «Nel testo come si può notare non c'è un logo di riferimento della Polizia Postale, solo questo dovrebbe indurre chi legge a capire che si tratta di un falso», avverte Cervellini. D'altronde la Polizia lo ribadisce ad ogni nuova fake news: «noi dialoghiamo con i cittadini esclusivamente attraverso i canali ufficiali».
Insomma uno scherzo? «Sì, probabile. Ma di cattivo di gusto, perché un alert del genere può ingenerare paura nelle collettività. Di fronte a certi messaggi basterebbe riflettere, partendo dal fatto che il messaggio non è su un sito istituzionale delle forze di Polizia, senza aver fretta di ricondividere un messaggio, la cui finalità come nel caso specifico è quella di creare panico tra gli utenti». Cervellini chiede poi più collaborazione da parte dei cittadini che si imbattono in post simili: «Segnalare in modo tempestivo è importante per una verifica veloce e smontare la bufala con un annuncio sui nostri siti: Una vita da social e Commissariato di PS Online - Italia». E avverte: «ricordiamoci di non 'accettare le caramelle dagli sconosciutì e seguiteci sulle nostre pagine social. La polizia postale funziona come le previsioni del tempo: grazie alle segnalazioni dei nostri utenti riusciamo ad avvisare i naviganti sulle truffe del momento o i nuovi modus operandi dei truffatori seriali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero