Maltempo, quinto cadavere recuperato in Liguria: è una donna. Forse sono dispersi francesi

Il cadavere di una donna è stato avvistato in mare, questa mattina, davanti a Borgo Prino, a Imperia. Si tratta del sesto cadavere trovato in mare o sulle spiagge del...

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Il cadavere di una donna è stato avvistato in mare, questa mattina, davanti a Borgo Prino, a Imperia. Si tratta del sesto cadavere trovato in mare o sulle spiagge del ponente ligure dopo l'ondata di maltempo che ha devastato la val Roya. Sul posto è presente la guardia costiera. Gli altri cadaveri, tutti uomini, sono stati rinvenuti a Sanremo; nel fiume Roya a Ventimiglia e a Santo Stefano Al Mare (Imperia). In Liguria non risultano dispersi. I morti dovrebbero essere tra i dispersi segnalati in Francia. 


Meteo, recuperati cinque corpi in Liguria. Nel Lazio allerta gialla per 24 ore

Il vento di libeccio, che ha soffiato impetuoso l'altra notte da sud-ovest verso nord-est, potrebbe avere portato dalla Francia alle coste della Liguria i corpi delle persone disperse durante l'alluvione. È una ipotesi che viene presa in considerazione dagli investigatori ma anche dagli esperti di metereologia per dare una spiegazione al ritrovamento dei cadaveri. 
Le correnti marine vanno dall'Italia verso la Francia ma in questo caso la violenza del mare e del vento potrebbe avere avuto la forza di spingere invece i corpi in direzione contraria, dalla Francia all'Italia. «Tecnicamente l'onda veniva da sud-sud ovest, come i venti in superficie, ma di solito la corrente spinge al contrario» spiegano dall'ufficio comunicazione Arpal, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente ligure che ha monitorato l'evoluzione del maltempo. «Ô possibile fare approfondimenti modellistici - spiegano gli esperti -, ma per capire bene le dinamiche servono altre informazioni, come il presunto punto di ingresso» in mare.

 


A Lu Monferrato il campanile della chiesa sconsacrata di San Biagio è crollato. Il piccolo gioiello architettonico, appendice della chiesa risalente al Quindicesimo secolo, è collassato nella serata di ieri, alcune ore dopo che l'area era stata transennata in seguito alla caduta di alcuni calcinacci. Nessuno dunque è rimasto ferito perché la zona era isolata. Continua dunque a causare danni la violenta ondata di maltempo che nel fine settimana ha interessato il Piemonte. Le cause del crollo sono probabilmente da addebitare alle forti piogge delle scorse ore. I calcinacci del campanile, nel crollo, hanno danneggiato il tetto e il balcone di una casa vicina, ma non è stato necessario effettuare sgomberi.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero