Brescia, maestro di arti marziali arrestato per violenze sessuali: abusi sugli allievi in palestra

L'uomo, ora ai domiciliari, avrebbe creato un rapporto di dipendenza psicologica con allievi ed allieve che frequentavano la sua palestra spingendoli a sessioni di sesso di gruppo

Brescia, maestro di arti marziali arrestato per violenze sessuali sugli allievi in palestra
Soldi, sesso, medicinali vietati e raggiri. C'è tutto questo nell'inchiesta della Procura di Brescia che ha portato all'arresto di un maestro di arti...

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Soldi, sesso, medicinali vietati e raggiri. C'è tutto questo nell'inchiesta della Procura di Brescia che ha portato all'arresto di un maestro di arti marziali, un 52enne di origini napoletane proprietario di una palestra in città a Brescia. È finito ai domiciliari con le accuse di violenza sessuale aggravata, esercizio abusivo della professione medica, commercio abusivo di farmaci illegali e truffa aggravata. Nel corso dell'interrogatorio di garanzia davanti al gip si è avvalso della facoltà di non rispondere. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, che hanno messo i sigilli alla palestra al centro del caso, l'uomo avrebbe sfruttato il suo ruolo carismatico di maestro di arti marziali per creare un rapporto di dipendenza psicologica con alcuni allievi ed allieve che frequentavano la sua palestra, spingendoli a sessioni di sesso di gruppo.

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Indagato anche un broker di 53 anni

A volte avrebbe partecipato lui stesso, spesso insieme alla moglie che si sarebbe dedicata all'organizzazione degli incontri e che risulta indagata a piede libero. A distanza di tempo una delle donne coinvolte ha raccontato di aver subito violenze sessuali durante queste occasioni ed è scattato un esposto in procura e una denuncia ai carabinieri di Cologne. Le presunte vittime, tutte donne, hanno tra i 18 e i 20 anni. Nella palestra di Brescia, dove insegnava arti marziali, il 52enne avrebbe praticato anche l'agopuntura senza averne titolo, così come avrebbe prescritto farmaci anoressizzanti o finalizzati al miglioramento delle prestazioni sessuali, il cui commercio sul territorio nazionale è vietato, importandoli dall'estero. I farmaci prodotti in Cina e non autorizzati dall'Aifa in Italia sono stati trovati nella disponibilità del maestro di arti marziali.

L'uomo sul proprio profilo Facebook in queste ore ha scritto: «A causa di restrizioni legali attinenti alle norme sanitarie e ai Gp, le lezioni pubbliche sono sospese». Nessun rifermento all'accusa di violenza sessuale. Nella stessa inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Benedetta Callea, è finito anche un broker finanziario amico del maestro di arti marziali. È accusato a piede libero di truffa così come lo stesso istruttore: insieme avrebbero convinto i genitori di una ragazza che frequenta la palestra ad investire ingenti somme di denaro, attraverso un fondo con sede ad Hong Kong, dietro la promessa di ottenere elevate rendite mensili perpetue. I soldi non sarebbero spariti, ma la promessa di facili guadagni non sarebbe stata onorata.

 

 

 

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Il Messaggero