«Sei grassa», madre picchiava la figlia per farla dimagrire. Non poteva superare i 50 kg

«Sei grassa», madre picchiava la figlia per parla dimagrire. Non poteva superare i 50 kg
La mamma si era fissata con il peso e lei, ragazzina comasca di 16 anni, alta un metro e 72 centimetri, non poteva assolutamente superare i 50 chili. E ogni volta che ciò...

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La mamma si era fissata con il peso e lei, ragazzina comasca di 16 anni, alta un metro e 72 centimetri, non poteva assolutamente superare i 50 chili. E ogni volta che ciò accadeva, per la ragazza erano insulti, male parole, in qualche caso botte, ma soprattutto lunghe diete forzate a base soltanto di verdura, che le hanno indotto un grave stato di prostrazione fisica. Una fissazione morbosa, quella della madre, 47 anni, che si è trasformata in una persecuzione, tanto da richiedere l' intervento della magistratura, che ha emesso nei confronti della donna - indagata per maltrattamenti aggravati - la misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare, con il divieto di avvicinarsi o anche solo di contattare la ragazza. 


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Una decisione drastica, quella presa dal gip del tribunale di Como Carlo Cecchetti su richiesta del pm Daniela Moroni, dopo la denuncia presentata dalla zia della sedicenne, medico, che ha deciso di rivolgersi alla Polizia elencando, e documentando anche con fotografie, i gravi disturbi della nipote, provocati dall'alimentazione carente: svenimenti, scomparsa del ciclo mestruale, emicranie, stato perenne di debolezza. Senza considerare lo stato di prostrazione psicologica cui la ragazza era sottoposta. Ancor di più se si tiene presente che in casa, al fratellino minore era invece concesso di mangiare tutto quello che voleva.


L'adolescente è già stata sentita dai giudici durante l'incidente probatorio e ha confermato tutto quello che la zia ha denunciato. Le ire della madre scattavano ogni qual volta la ragazza aumentava di peso, anche soltanto di pochi etti, e c'era poi una sorta di fissazione assoluta sul superamento della quota 50 chili. L'ordinanza elenca una serie di frasi che la donna rivolgeva alla figlia e che lei stessa ha registrato: «Fai schifo, sei brutta, non vedi che cosce e che polpacci, non ti specchi? Ti viene la faccia come quella di un criceto». Ogni qualvolta la bilancia sanciva un aumento di peso, per la sedicenne scattava la dieta forzata a base unicamente di verdure. Tutto il resto era proibito, frutta compresa, perché contiene zuccheri. La ragazza cercava però cibo di nascosto, anche da amici e parenti, fino a quando la zia si è resa conto che la situazione era oggettivamente insostenibile.
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Il Messaggero