Lo invita a prendere un drink a casa e lui la violenta, 27enne condannato a 4 anni e otto mesi

Lo invita a prendere un drink a casa e lui la violenta
Sotto processo a Velletri ha tentato di far credere alla giuria di essere stato invitato dalla sua amica ad una notte brava fatta di sesso alcool e droga, ma il verdetto per C.V....

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Sotto processo a Velletri ha tentato di far credere alla giuria di essere stato invitato dalla sua amica ad una notte brava fatta di sesso alcool e droga, ma il verdetto per C.V. M., cittadino rumeno di 24 anni, residente a Palestrina, accusato di violenza sessuale e lesioni ai danni di una 27enne di Pomezia è stato di condanna a 4 anni e sei mesi di carcere.

I fatti discussi in dibattimento dinnanzi al tribunale collegiale di Velletri sono avvenuti a Torvajanica nella notte tra il 23 e il 14 maggio scorso quando la vittima, dopo essere stata lungamente pressata attraverso i social, ha accettato l’invito ad uscire quella sera con C.V. M.. I due si incontrarono, comprarono bottiglie di alcolici, secondo l’uomo anche della droga, e si ritrovarono a casa di lei. Ciò che accadde è contenuto in una denuncia dettagliata che la ragazza fece ai carabinieri riferendo di essere stata percossa e brutalmente violentata per buona parte della nottata. Aveva segni di escoriazioni e graffi sugli arti a dimostrazione della resistenza che aveva posto al rapporto sessuale prima gentilmente proposto dall’uomo, poi prepotentemente, violentemente preteso e ottenuto con la forza. L’uomo si è difeso sostenendo che tra lui e la donna vi fosse consenso e quei graffi, ed anche quelli che lui stesso portava sul corpo e in particolare al collo, se li erano procurati in un incontro di Judo fatto per gioco, sport di cui lei era appassionata.
Durante i sopralluoghi a casa della donna, inoltre, i carabinieri hanno trovato la maglietta dell’uomo, stracci sporchi di sangue, ma nessuna traccia di droga. Per questo venne arrestato in attesa di processo.
Al termine della camera di consiglio, quindi, il verdetto è stato di colpevolezza ma con una pena inferiore agli otto anni chiesti dalla pubblica accusa; l’uomo, infatti, è stato condannato a 4 anni e sei mesi di carcere. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero