Lele Mora rapinato in un campo rom, è giallo. La Procura: «Storia molto fumosa»

Che faceva Lele Mora in un campo Rom con un pluripregiudicato dove sarebbe stato rapinato di 40 mila euro in contanti che servivano per acquistare una partita di champagne? Sulla...

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Che faceva Lele Mora in un campo Rom con un pluripregiudicato dove sarebbe stato rapinato di 40 mila euro in contanti che servivano per acquistare una partita di champagne? Sulla vicenda sta indagando la Procura di Milano che reputa la storia «molto fumosa».

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Tra le poche cose certe è che Lele Mora, 63 anni, ex agente dello spettacolo, condannato a sei anni e un mese per evasione fiscale, bancarotta e favoreggiamento della prostituzione (ha scontato la pena nella comunità Exodus di Don Mazzi) nel maggio scorso era andato in un campo rom ma la vicenda è raccontata in modo diverso da tutti i protagonisti. L'ex impresario dello spettacolo non è né indagato né parte offesa nel procedimento, perché non ha mai denunciato alcuna rapina o estorsione ai suoi danni. Altra cosa certa sono i tre arresti per estorsione, effettuati lo scorso dicembre, che hanno portato in carcere, tra gli altri, Michele Cilla, gestore di un locale a Milano ed ex 'braccio destrò di Guglielmo Fidanzati, presunto boss morto nel 2014 e figlio dello storico esponente di Cosa Nostra Gaetano Fidanzati.

Cilla è stato arrestato - a seguito delle indagini della Polizia coordinate dal pm Giovanni Tarzia e dall'aggiunto Laura Pedio - assieme a due persone a lui vicine, Claudio Agrani (in carcere) e Riccardo Spada (ai domiciliari) per aver preteso con minacce e violenze (anche a pugni e calci in un ristorante) 10mila euro, più la rinuncia ad un credito da 5mila euro, da Ottavio e Marco Pingitore, padre e figlio. Cilla, infatti, avrebbe accusato Marco Pingitore di avergli proposto quell'affare dello champagne, rivelatosi poi una truffa con tanto di rapina al campo nomadi di via Chiesa Rossa e, quindi, pretendeva di riavere da lui i soldi. Su quella presunta rapina, però, gli inquirenti non hanno agli atti alcun elemento di riscontro. Se non le dichiarazioni anche di Mora che ha messo a verbale di essere andato al campo nomadi, assieme ad Agrani, e poi dopo la rapina di aver deciso di ridare 10mila dei 40mila euro portati via da un gruppo di rom. L'ex agente dei vip ha dichiarato di aver ritenuto «giusto» dare a Cilla quei soldi e di non aver ricevuto da lui «pressioni». Nessuno ha denunciato la rapina, mentre solo i Pingitore hanno denunciato l'estorsione che ha portato agli arresti. (ANSA).

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Il Messaggero