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Entro domani mattina saranno trasferiti da Lampedusa circa mille migranti presenti nell'hotspot dell'isola, di cui 600 sono già in partenza questa sera con la nave "Diciotti". Le operazioni di svuotamento dell'hotspost proseguiranno nella serata di domani e nella giornata di mercoledì con l'impiego di traghetti di linea e di unità navali della Marina militare e della Guardia costiera. È quanto si apprende da fonti del Viminale.
Migranti a Lampedusa: cosa sta succedendo
L'isola di Lampedusa è di nuovo al collasso per gli sbarchi ripetuti di migranti dall'Africa. Nell'hotspot, il centro che raduna le persone ch sbarcano, si è raggiunta la cifra di 1.871 presenze. Il centro ne può contenere 350. Nelle ultime ore, sono sbarcate oltre 500 persone per un totale di 16 sbarchi.
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Il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino, ha chiesto una nave umanitaria. «Oggi iniziano i trasferimenti con i traghetti di linea, domani arriverà la nave Diciotti e si provvederà celermente a svuotare l'hotspot. Chiedo con forza alla prefettura di Agrigento e al ministero dell'Interno di predisporre, almeno per tutto il periodo estivo, una nave umanitaria». L'ha detto il sindaco delle Pelagie, analizzando la situazione del centro d'accoglienza di Lampedusa che ha 1.871 presenze, a fronte di 350 posti disponibili. «Con una nave umanitaria, così come succedeva con le navi quarantena, riusciremmo a tamponare il sovraffollamento almeno durante l'estate. Si eviterebbero scene di degrado, rischi per la salute e non saremmo in perenne emergenza hotspot», aggiunge. Sull'isola, intanto, è saltata la fibra ottica e neanche il Comune riesce a lavorare senza internet.
«Anche le forze dell'ordine sono stremate, Lampedusa non può diventare un enorme campo profughi». Il vice sindaco di Lampedusa e commissario cittadino della Lega, Attilio Lucia, torna a chiedere - lo aveva già fatto all'inizio del mese - «aiuto» al suo leader Matteo Salvini, che ieri ha chiamato dicendogli «di venire al più presto sull'isola, di darci una mano - spiega Lucia -.
Lucia e Salvini sono costantemente in contatto: «Cambio l'agenda e arrivo da voi per portare soluzioni e idee che già avevamo messo in pratica con successo» ha spiegato Salvini, che sarà sull'isola il 4 e il 5 agosto. Lo rende noto la Lega.
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«Bisogna organizzare trasferimenti rapidi, non c'è nient'altro da fare», afferma all'Adnkronos Luca Casarini, capomissione di Mediterranea Saving Humans, ricordando che per quanto riguarda l'incremento degli arrivi «siamo nell'ordine del 15% rispetto all'anno scorso. Calcolando la situazione in Libia e in Tunisia, mi sembra il minimo». Gli sbarchi «non si fermeranno, sia chiaro, qui stiamo parlando di un fenomeno strutturale. Se c'è una casa che brucia, tu non convinci chi sta dentro a rimanerci, perché sicuro quello si butta dalla finestra». Cosa fare, allora? «Al nostro Paese non mancano le navi militari, che sono già nel Mediterraneo Centrale. Come per esempio la San Marco con cui si potrebbero trasferire 1.000 persone al giorno. Tra l'altro, potrebbe anche essere preso in considerazione un ponte aereo utilizzando l'aeroporto dell'isola.
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