(Teleborsa) - Sugli incidenti mortali c'è "troppa demagogia, nessuna prevenzione". Lo dice il vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo...
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Uggè punta il dito contro un governo che, anziché risolvere i problemi, li moltiplica con provvedimenti che abbassano il livello di sicurezza - come nel caso dei monopattini elettrici – e con la mancata adozione di dispositivi tecnologici che impediscono la guida in stato di ebbrezza.
A proposito del recente provvedimento sui monopattini elettrici, Uggè afferma che "non è difficile prevedere l'incremento dell'incidentalità. Ai troppi ciclisti che percorrono i marciapiedi delle città o le strade senza alcun riguardo per le norme si aggiungeranno questi nuovi soggetti".
Altra questione è quella legata alla revisione dei mezzi pesanti e alla lentezza dovuta al fatto che non se ne delega il compito anche alle officine private. E poi, sempre sul fronte dell'autotrasporto, il vicepresidente di Conftrasporto si chiede perché non si intervenga evitando che mezzi con portate a 108 tonnellate continuino a dissestare manufatti e fondo stradale. "Piacerebbe un confronto pubblico tra rappresentanti del governo e, perché no, delle forze politiche, con esperti e conoscitori di questi principi fondamentali", è l'invito di Uggè.
"È ormai evidente che manca la competenza. Le norme, i controlli e le condizioni delle strade sono le principali cause di incidenti, alle quali si aggiunge sempre la fatalità", dichiara il vicepresidente di Conftrasporto, avanzando la proposta di un coordinamento per la mobilità, con l'istituzione di una Consulta o un Dipartimento ad hoc. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero