Auto con 5 giovani a bordo si ribalta lungo l'argine del Po: muore ragazza di 17 anni, feriti gli altri quattro amici

Auto con 5 giovani a bordo si ribalta lungo l'argine del Po: muore ragazza di 17 anni, feriti gli altri quattro amici
Un'automobile si è ribaltata più volte, la scorsa notte poco prima delle 2, dopo essere uscita di strada mentre percorreva l'argine del fiume Po a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Un'automobile si è ribaltata più volte, la scorsa notte poco prima delle 2, dopo essere uscita di strada mentre percorreva l'argine del fiume Po a Guardamiglio, nel Lodigiano, all'altezza di Cà di Sotto. A bordo c'erano 5 ragazzi e una di loro, di 17 anni, è stata trovata già morta dai soccorritori all'esterno della vettura. Gli altri quattro feriti, tra i 17 e i 22 anni, anche loro trovati fuori dalla macchina con ferite non gravi, sono stati trasportati negli ospedali di Cremona e il policlinico San Matteo di Pavia.

Incidente a Rezzato, chi sono i 5 giovani morti: avevano preso in prestito l'auto da un conoscente Nessuno aveva patente

Per soccorrerli è stato impiegato anche l'elisoccorso dopo l'intervento dei vigili del fuoco di Lodi. La notte tra il 10 e l'11 gennaio scorso, a pochi chilometri di distanza, proprio sulla sponda opposta del Po, sull'argine del Trebbia a Calendasco (Piacenza), un incidente simile era costato la vita a quattro giovani, tre piacentini e un 22enne lodigiano di Guardamiglio. 

Roma, incidente tra due auto sull'A1: morto un uomo di 30 anni, grave una donna

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero