OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
U'altra vittima sul lavoro. Un operaio albanese di 34 anni è precipitato nel pomeriggio ad Empoli da una finestra al secondo piano di una palazzina in cui erano in corso lavori edili. Quando è giunto sul posto il 118 l'uomo era già morto. Il corpo è stato trasferito all'istituto di Medicina legale a Careggi (Firenze) a disposizione della procura per l'autopsia. Sull'episodio sono in corso indagini della polizia. Da chiarire se c'erano altri quando l'uomo è caduto e se lavorava nella casa in modo regolare. Intervenuti anche gli ispettori della Asl.
Laila, ricostruzione choc: nessuno le insegnò a usare la macchina che l'ha uccisa
Gli accertamenti della polizia sulla morte del 34enne proseguono considerando più ipotesi, dall'incidente sul lavoro durante i lavori di ristrutturazione dell'appartamento, a un possibile suicidio come era stato detto all'inizio, quando è scattato l'intervento di soccorso per un uomo precipitato da una finestra. Oltre all'identificazione della vittima, sono stati effettuati i rilievi da parte del personale del commissariato di Empoli, mentre si cercano testimoni ed eventuali compagni di lavoro impegnati nello stesso cantiere. L'operaio è morto subito nella caduta, che è avvenuta verso le 14.30 in un edificio di via Benedetto da Maiano a Empoli (Firenze).
Incidenti sul lavoro, una strage senza fine
Non si ferma l'emergenza incidenti sul lavoro. Ai due morti di ieri, uno nel Bergamasco e l'altro nell'Astigiano, e ai due feriti gravi il primo ancora in provincia di Bergamo e l'altro nella zona di Salerno, si sommano - nel giorno in cui si è insediato il nuovo direttore dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, il magistrato Bruno Giordano - altri due infortuni, oltre al decesso dell'operaio ad Empoli.
Asti, tecnico di 56 anni morto ustionato sul lavoro
Due feriti gravi
Nel torinese, a Castellamonte, all'interno di una ditta di marmi e graniti è rimasto ferito in maniera grave il titolare dell'azienda, Giuseppe Tomaino, 67 anni, che di Castellamonte, tra le altre cose, è stato anche assessore, consigliere comunale di minoranza e presidente della Pro loco. In Emilia Romagna, invece, un dipendente di una ditta specializzata in impianti elettrici è stato colpito da una scarica elettrica ed è ora ricoverato in prognosi riservata. Tomaino, imprenditore molto noto nella zona del Canavese per la sua attività, è stato schiacciato dalla caduta accidentale di una colonna di granito del peso di circa 10 quintali all'interno della sede dell'azienda, in via Martiri delle Foibe a Castellamonte, quasi 10 mila abitanti nell'area metropolitana di Torino.
Laila, i funerali con rito islamico della donna schiacciata da un macchinario nel Modenese
Le reazioni della politica
«Il 2021 si sta rivelando un anno nero per le morti sul # lavoro. La sicurezza dei lavoratori non è un optional», scrive su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, mentre il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni parla di «strage senza fine». Un bilancio drammatico, che ieri ha fatto segnare due vittime. A San Paolo d'Argon (Bergamo), un operaio di 36 anni, nato in India e dipendente di una ditta di Brembate Sopra, è morto sul colpo cadendo da un'altezza di otto metri. Stava rimuovendo la copertura in amianto da un capannone quando ha messo un piede sopra un lucernario che ha ceduto. Sotto c'era anche una rete di sicurezza che, però, non ha attutito la caduta. Poche ore dopo un altro incidente mortale, questa volta ad Asti. Un uomo di 56 anni è rimasto ustionato ed è morto all'interno di un esercizio commerciale di corso Alfieri dove stata effettuando dei lavori di manutenzione. È stato investito da una fiammata che gli ha provocato ustioni sul 70% del corpo. Il 56enne, residente a Santena, nel torinese, è deceduto all'arrivo all'ospedale Cardinal Massaia. E c'è anche un agricoltore tra le vittime delle ultime ore. Era in pensione ma continuava a lavorare nei campi: Beppe Taretto aveva 86 anni. Nel tardo pomeriggio di ieri, alla guida di un trattore, stava tornando a casa a Pezzolo Valle Uzzone, nel cuneese, quando ha perso il controllo del mezzo agricolo che si è ribaltato. L'uomo è finito sotto il veicolo ed è morto schiacciato.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero