Inchiesta Legnano, il sindaco Fratus dall'ex sottosegretario Giorgetti per salvare la poltrona

Inchiesta Legnano, il sindaco Fratus dall'ex sottosegretario Giorgetti per salvare la poltrona
MILANO Per l’ex sindaco di Legnano Giambattista Fratus - a processo a Busto Arsizio per turbativa d’asta con il vice Maurizio Cozzi e l’assessore Chiara...

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MILANO Per l’ex sindaco di Legnano Giambattista Fratus - a processo a Busto Arsizio per turbativa d’asta con il vice Maurizio Cozzi e l’assessore Chiara Lazzarini - quelle a cavallo tra lo scorso marzo e aprile sono state giornate incandescenti. Un viaggio a Roma nell’ufficio dell’allora sottosegretario Giancarlo Giorgetti, telefonate con i vertici lombardi di Forza Italia al Pirellone, colloqui serrati con il difensore civico della Lombardia Carlo Lio (indagato). Obiettivo: impedire il commissariamento del comune leghista in provincia di Milano, dopo le dimissioni in blocco di quindici consiglieri che hanno fatto decadere consiglio e giunta. E per farlo, come svelano le intercettazioni, il terzetto si rivolge ai piani alti della Lega, che ha tutto l’interesse a non perdere una città simbolo come Legnano.


ABUSO D’UFFICIO
Ora l’intervento diretto di Giancarlo Giorgetti nella vicenda, insieme a quello di un forzista di spicco, è al vaglio della procura di Busto, nell’ambito del fascicolo per abuso d’ufficio aperto in merito all’intervento di surroga di un consigliere comunale da parte del difensore civico regionale Lio. Fratus, Cozzi e la Lazzarini, come emerge nella tranche di indagini coordinate dal pm Nadia Calcaterra, sono andati a Roma per chiedere aiuto, ottenendolo: nonostante le dimissioni in blocco il Comune resterà in piedi, dopo l’intervento dell’azzurro Lio che nomina un commissario ad acta per le surroghe dei consiglieri. I tre, stando all’inchiesta, sarebbero ripartiti dalla Capitale già con in tasca il nome del commissario e il ruolo decisivo giocato da due politici «di alto livello» risulterebbero da alcune conversazioni whatsapp. Sulla surroga del consigliere che consentì alla giunta Fratus di continuare a lavorare, il Tar si pronuncerà in via definitiva a inizio nuovo anno.

NUOVE INTERCETTAZIONI

Intanto le indagini per turbativa d’asta della pm Calcaterra avrebbero smascherato un quarto concorso per un incarico comunale manipolato dal sindaco, dal suo vice e dall’assessora. Il magistrato ha chiesto la trascrizione di 129 telefonate intercettate dall’inizio dell’inchiesta e la nuova contestazione potrebbe essere sollevata nella prossima udienza fissata per lunedì.
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Il Messaggero