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Sopra quello schieramento navale imponente al largo delle coste italiane sono passati persino due veterani della guerra del Vietnam, due B-52 Stratofortress, i bombardiere nucleari per antonomasia dell'Usaf che mancavano da qualche mesi dai cieli della penisola, in viaggio dalla Spagna all'aerea del Mar Nero sorvolando la Sicilia. I giganteschi jet a 8 motori, ultime versioni dei velivoli in linea dal 1955, hanno incrociato anche uno dei nuovissimi aerei dell'alleata Raf (Royal air force), un Poseidon Boeing P-8A, un concentrato di apparacchiatore per la guerra elettronica che imbottisce la cellula del 737, diretto a Sigonella. Un velivolo che, a differenza dei due bombardieri inviati a circuitare vicino all'Ucraina per ricordare a Putin che Kiev non è sola, è coinvolto direttamente nelle manovre che in questi giorni hanno affollato i cieli dell'Italia meridionale e del Mediterraneo centrale, dal Mar Jonio a Malta alla Sardegna.
Sotto questi giganti dell'aria, da una parte, al largo sempre della Sicilia e della Sardegna, la fregata russa Ammiraglio Kasatanov scortata dalla nave appoggio Akademik Pashin, dall'altra la fregata italiana in assetto antisommergibili (Asw) Carlo Margottini, la fregata Carabiniere(F593), due sommergibili e due elicotteri di base a Catania, solo per citare una parte dei mezzi italiani che stanno partecipando alle battute finali dell'esercitazione della Nato, Dynamic Manta 2023, da anni la più importante nell'addestramento a fronteggiare in particolare i sottomarini. Manovre che in tempi di guerra in Ucraina diventano ancora di più l'occasione per il Patto Atlantico di mostrare i muscoli e di ricordare che i passaggi della flotta di Mosca devono avvenire rispettando sempre corridoi e distanze. Confronti a distanza che sono sempre avvenuti ma che da un anno a questa parte assumono significati molto più rilevanti.
In questi giorni la Nato schiera cinque i sommergibili impiegati appartenenti alle Marine di Grecia, Italia, Turchia e Stati Uniti i cui comandanti rispondono al controllo del Comando Sommergibili dell’Alleanza Atlantica. E poi velivoli di Canada, Francia, Germania, Grecia, Turchia, Regno Unito e Stati Uniti sotto il comando del Rear Admiral (US Navy) Michael S. Sciretta, comandante del Secondo Gruppo Navale permanente della Nato. Oltre a Sigonella coinvolta anche le basi di Augusta e Catania. Le operazioni proseguiranno fino a domani 10 marzo.
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Il Messaggero