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Aggressioni e rapine, bande di giovanissimi che terrorizzano i coetanei, maltrattano gli anziani, svaligiano negozi, si rendono protagonisti di atti di violenza inaudita. Dagli abusi di piazza Duomo a Milano, avvenuti la notte di Capodanno, al quattordicenne che a Genova era diventato il terrore dei coetanei, fino al ragazzino della scuola media che, due giorni fa, a Sulmona, ha accoltellato al fianco un bidello, si moltiplicano le notizie di adolescenti protagonisti di storie in stile Arancia meccanica: insensate, preoccupanti. Espressioni di delinquenza e disagio, di criminalità e di rabbia, di certezze sgretolate dall'ansia generata dalla pandemia e dal lockdown, di nuovi punti di riferimento sbagliati che arrivano spesso dai social, dove vengono lanciate sfide violente in caccia di like.
RAPINE E BOTTE
L'ultimo fatto di cronaca è di ieri. Un quattordicenne di Genova, che aggrediva i compagni per rapinarli, è stato arrestato dai carabinieri: ora è nel carcere minorile di Torino. Quando le giovani vittime si rifiutavano di consegnare al baby bullo denaro e cellulari, lui iniziava a perseguitarle. Il 15 novembre un quindicenne era stato aggredito allo skate park di Pegli: era stato minacciato con un coltello e, quando si era rifiutato di consegnare il portafoglio e lo smartphone, era stato picchiato con calci e pugni ed era finito all'ospedale. Dalle indagini è emerso che il quattordicenne vessava anche un altro coetaneo ed era riuscito a scappare dalla comunità in provincia di Milano nella quale era stato trasferito.
IL BRANCO
Non si tratta di casi di violenza isolati.
GLI INSULTI E LE BANDE
Andando indietro di un paio di giorni, si arriva a un'altra aggressione choc, questa volta nel centro di Alessandria. Sabato scorso una tredicenne è stata presa di mira da un gruppo di coetanee, che l'hanno prima derisa per la sua altezza e poi, quando lei ha provato a difendersi e a chiedere spiegazioni, l'hanno accerchiata e picchiata. L'hanno scaraventata a terra colpendola con calci e pugni. Di sera, invece, a Nichelino (Torino), è andata in scena una vera e propria guerriglia tra bande di giovanissimi. In piazza Aldo Moro, decine di minorenni si sono dati appuntamento tramite i social per un regolamento di conti, armati di spranghe e bastoni raccattati per strada. Cinquantadue di loro, tutti tra i 13 e i 16 anni, sono stati identificati. I ragazzi, in realtà, erano in tutto un centinaio e arrivavano da Barriera di Milano e da altri quartieri a nord di Torino per sfidare un'ottantina di coetanei. I gruppi provenienti dai diversi quartieri erano arrivati introno alle 19 in autobus. Hanno attirato l'attenzione di alcuni cittadini che hanno chiamato il 112.
IL QUARTIERE
Ma non è finita. Anche un quartiere di Bologna è da tempo tenuto sotto scacco da una baby gang di ragazzini che hanno tra i 12 e i 13 anni e che, non essendo imputabili, si sentono letteralmente al di sopra della legge. A Savena, i residenti sono disperati: da un anno la baby gang maltratta e terrorizza gli anziani, spingendoli a terra e mettendo petardi dentro alle loro buste della spesa, danneggia le auto, spaventa i bambini. I componenti sono sei, quasi tutti italiani. Ora la loro condotta è al vaglio della Procura dei minori, dopo l'esposto presentato dai residenti esasperati. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero