Con la media delle temperature degli ultimi anni, i ghiacciai sotto i 3.500 metri sono destinati a sparire nel giro di 20-30 anni. Se le temperature continueranno ad aumentare,...
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E il futuro non è più roseo: secondo alcuni studi sulla potenziale evoluzione fino al 2100 del ghiacciaio dei Forni in Valtellina, il più grande ghiacciaio vallivo italiano già in forte ritiro negli ultimi trent'anni, ci sarà una ulteriore fortissima riduzione; il ghiacciaio del Calderone nel massiccio del Gran Sasso in Abruzzo, il ghiaccio più meridionale d'Europa, viene ormai considerato praticamente estinto, anche se uno strato di ghiaccio ridotto a 25 metri è ancora presente sotto i detriti. Alcuni ghiacciai hanno perso oltre due chilometri di lunghezza negli ultimi 150 anni, ma si riduce anche il loro spessore che può assottigliarsi anche di sei metri in una singola estate. Inoltre, i ghiacciai sono sempre più scuri, e quindi più vulnerabili alle radiazioni solari.
Le conseguenze? I deflussi estivi dei fiumi derivano per la maggior parte dalla fusione glaciale, venendo meno i ghiacciai svanirebbe anche il loro contributo ai torrenti alpini e ai fiumi della Pianura Padana, compreso il Po con significative conseguenze sull'approvvigionamento idrico per la popolazione e per le attività economiche, a cominciare dall'agricoltura.
Il Messaggero