Prima Laura Bovoli, per circa due ore e mezzo, poi il marito Tiziano Renzi (che ha atteso il suo turno in una stanza separata del tribunale), fino a sera, hanno fornito al gip la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Renzi: "Ci danno sempre per finiti, ma noi non molliamo mai"
I loro difensori, gli avvocati Federico Bagattini, Marco Miccinesi e Francesco Pistolesi, hanno inoltre consegnato memorie al gip, cui è stata fornita documentazione integrativa. E hanno chiesto la revoca dei domiciliari. La giornata per i genitori di Matteo Renzi è cominciata presto. Hanno lasciato la casa della figlia Matilde, dove sono ai domiciliari da mercoledì, a Rignano sull'Arno (Firenze) intorno alle 10, per raggiungere lo studio Bagattini in città, a Porta al Prato. Qui hanno finito di preparare il confronto col gip. Un lavoro che sta andando avanti da giorni e che corrisponde alla volontà dei Renzi di dare «con la massima disponibilità ogni chiarimento necessario» riguardo alla loro conduzione delle società coinvolte dalle indagini della guardia di finanza. Intorno alle 13 hanno lasciato lo studio legale e in auto sono arrivati al palazzo di giustizia.
La vettura è stata fatta posteggiare all'interno del perimetro, poi i Renzi sono stati accompagnati dentro il palazzo, al riparo da sguardi indiscreti, verso l'area dedicata ai due interrogatori separati. Ha cominciato a rispondere - anche ricostruendo parte delle attività delle società di famiglia - Laura Bovoli, che è rimasta nella stanza col gip e i difensori oltre due ore e mezzo. Ha assistito all'interrogatorio anche il pm Luca Turco. A un certo punto, verso le 17.30, quando stava per iniziare Tiziano Renzi, e la moglie stava per uscire, nella stessa zona del palazzo è arrivato il procuratore Giuseppe Creazzo: ma, diversamente da una prima impressione dei cronisti, era lì per altri motivi di ufficio, non per gli interrogatori.
A inizio pomeriggio l'imprenditore ligure Mariano Massone, anche lui ai domiciliari nella stessa inchiesta dei Renzi, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Fantechi.
Il Messaggero