I genitori di Renzi si difendono davanti al gip: i legali chiedono la revoca dei domiciliari

Tiziano Renzi
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Lunedì 25 Febbraio 2019, 20:25 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 21:52

Prima Laura Bovoli, per circa due ore e mezzo, poi il marito Tiziano Renzi (che ha atteso il suo turno in una stanza separata del tribunale), fino a sera, hanno fornito al gip la loro versione riguardo alle accuse che gli vengono mosse sugli episodi di bancarotta e fatture fittizie riguardanti società cooperative di cui, sostengono gli inquirenti, avevano il controllo tramite persone "di fiducia". I genitori dell'ex premier Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, ai domiciliari dal 18 febbraio per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni, hanno risposto alle domande del gip Angela Fantechi nell'interrogatorio di garanzia al palazzo di giustizia di Firenze. È la stessa giudice che ha firmato l'ordinanza.

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I loro difensori, gli avvocati Federico Bagattini, Marco Miccinesi e Francesco Pistolesi, hanno inoltre consegnato memorie al gip, cui è stata fornita documentazione integrativa. E hanno chiesto la revoca dei domiciliari. La giornata per i genitori di Matteo Renzi è cominciata presto. Hanno lasciato la casa della figlia Matilde, dove sono ai domiciliari da mercoledì, a Rignano sull'Arno (Firenze) intorno alle 10, per raggiungere lo studio Bagattini in città, a Porta al Prato. Qui hanno finito di preparare il confronto col gip. Un lavoro che sta andando avanti da giorni e che corrisponde alla volontà dei Renzi di dare «con la massima disponibilità ogni chiarimento necessario» riguardo alla loro conduzione delle società coinvolte dalle indagini della guardia di finanza. Intorno alle 13 hanno lasciato lo studio legale e in auto sono arrivati al palazzo di giustizia.

La vettura è stata fatta posteggiare all'interno del perimetro, poi i Renzi sono stati accompagnati dentro il palazzo, al riparo da sguardi indiscreti, verso l'area dedicata ai due interrogatori separati. Ha cominciato a rispondere - anche ricostruendo parte delle attività delle società di famiglia - Laura Bovoli, che è rimasta nella stanza col gip e i difensori oltre due ore e mezzo. Ha assistito all'interrogatorio anche il pm Luca Turco. A un certo punto, verso le 17.30, quando stava per iniziare Tiziano Renzi, e la moglie stava per uscire, nella stessa zona del palazzo è arrivato il procuratore Giuseppe Creazzo: ma, diversamente da una prima impressione dei cronisti, era lì per altri motivi di ufficio, non per gli interrogatori.

A inizio pomeriggio l'imprenditore ligure Mariano Massone, anche lui ai domiciliari nella stessa inchiesta dei Renzi, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip Fantechi. Il suo difensore Luca Gastini ha chiesto la modifica dei domiciliari consentendo al suo assistito di poter comunicare all'esterno ma anche di poter uscire dalla casa per andare ad assistere i genitori che abitano nelle vicinanze. Nell'ufficio del gip, Massone e il suo avvocato si sono trattenuti circa mezz'ora. Lo stesso legale, però, ha presentato istanza di revoca della misura al Riesame.

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