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Alle falde del Vesuvio. Cimitero Ottaviano. Napoli. È qui che è stato seppellito il boss Raffaele Cutolo, fondatore e capo della Nuova Camorra Organizzata. La sua salma è arrivata scortata da Parma, dove era deceduto mercoledì sera nel reparto di rianimazione dell'Ospedale Maggiore di Parma per le complicazioni successive ad una polmonite bilaterale. I funerali si sono tenuti nel silenzio generale. Il sindaco di Ottaviano ha disposto che il cimitero fosse chiuso per motivi di ordine pubblico. Troppi i timori che curiosi, o persone legate a Cutolo, potessero accalcarsi. E allora c'erano solo i parenti più stretti per l'ultimo saluto. In tutto 12 persone, tra cui il fratello e la sorella di Cutolo, Pasquale e Rosetta, la moglie Immacolata Iacone, la figlia Denyse e poche altre persone.
Il boss torna dal figlio e dal rivale
Nello stesso cimitero dov'è stato sepolto Cutolo si trova anche il figlio Roberto. Era stato ucciso nel 1990, pochi prima di festeggiare il Natale. La morte era stata decisa da Mario Fabbrocino, rivale del boss della Nuova camorra organizzata. E per un gioco del destino anche lui è sepolto nello stesso luogo. Era stato portato al cimitero di Ottaviano nell'aprile del 2019, a 76 anni. Tra gli anni Settanta e Ottanta, Cutolo e Fabbrocino si erano resi protagonisti di una guerra sanguinaria tra i due clan rivali. Ben 1500 omicidi si erano contati. Così, oggi, si sono trovati nello stesso posto. E un capitolo della storia criminale italiana si è chiuso.
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Il Messaggero