MILANO «Fumo canne tutti i giorni, ma da solo, non le darei mai a qualcuno anche se me le chiedessero». Davanti ai giudici della nona sezione penale del tribunale di...
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Milano, marijuana in casa: a processo il trapper DrefGold. Lui: «Era la mia scorta estiva»
OMAGGIO DEI FANS
DrefGold, 22 anni, ricostruisce in aula le ore precedenti al suo arresto: racconta di avere suonato la sera prima al festival organizzato dall’emittente antagonista Radio Onda d’Urto a Brescia e a cui «hanno partecipato circa 5000 persone» e durante il quale ha suonato come artista principale della serata. E qui sostiene di aver ricevuto in regalo della marijuana: «Io sono un personaggio pubblico e la gente mi omaggia di sostanze stupefacenti». DrefGold spiega di avere poi portato la droga a casa sua, di ritorno dalla serata: «L’ho appoggiata per terra, in camera mia. Non l’avrei mai condivisa con altri, anche se mi avessero chiesto della droga non gliela avrei data. È una cosa che non si chiede, non chiederei mai la droga a uno più famoso di me».
SCORTA ESTIVA
Ad allertare la polizia sarebbero stati alcuni vicini di del performer trap. In molti, infatti, avrebbero non solo lamentato schiamazzi notturni, ma avrebbero riferito alle autorità di aver visto «loschi individui» aggirarsi con spasimo nei pressi dell’abitazione. Così una pattuglia sarebbe intervenuta immediatamente e lo avrebbe colto stupefacente e denaro. Nella prima udienza, lo scorso settembre, il rapper si è difeso: «Cento grammi di cannabis sono la mia scorta estiva. Guadagno decine di migliaia di euro all’anno, non ho bisogno di spacciare». Tra i testimoni gli amici dell’artista, che il giorno dell’arresto erano con lui, il padre e i poliziotti che lo hanno fermato. DrefGold ha dichiarato in aula di essere consumatore abituale di cannabis «in quantità massicce». Quanto al denaro, «è frutto del mio lavoro di cantante». Il suo avvocato Niccolò Vecchioni ha depositato i documenti che attestano i redditi del giovane. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero