Il suo cadavere, in avanzato stato di decomposizione, era stato ritrovato lunedì lunedì scorso chiuso in un telo di plastica all'interno di una roulotte...
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All'identificazione i carabinieri di Viareggio (Lucca) sono arrivati grazie a un tatuaggio sulla spalla sinistra. Intanto spunta l'ipotesi che possa trattarsi di un femminicidio: infatti, da una ricognizione fatta dal medico legale Stefano Pierotti è emerso che la donna aveva una lesione in testa. Al momento, però, il fascicolo affidato al sostituto procuratore Aldo Ingangi della procura di Lucca è stato aperto per l'ipotesi di reato di occultamento di cadavere.
La roulotte, in cui è stata trovata la donna, era stata chiusa dall'esterno con un lucchetto e il corpo avvolto in un telo di plastica. Le finestre della roulotte erano sigillate con nastro adesivo. Questo non ha impedito che il cattivo odore, persistente da parecchio tempo, spingesse il proprietario del terreno ad accertarsi di cosa si celasse all'interno della roulotte abbandonata. La morte della quarantenne risalirebbe a circa tre o quattro mesi fa.
Fermato il compagno in Calabria. Un uomo è stato fermato nell'ambito dell'inchiesta sul ritrovamento del cadavere di Chiara Corrado. Secondo quanto appreso si tratta di un 47enne, rintracciato dai carabinieri a Cosenza: sarebbe in corso il suo interrogatorio. Da quanto appreso l'uomo avrebbe vissuto per un periodo con la donna trovata morta. Sulle cause del decesso dall'esame della salma rilevata una lesione alla testa che avvalorerebbe l'ipotesi di un delitto. Per il pomeriggio i carabinieri hanno convocato una conferenza stampa al comando provinciale di Lucca.
Da una ricognizione fatta dal medico legale Stefano Pierotti è emerso che la donna aveva una lesione in testa, confermando l'ipotesi dell'omicidio. L'assassinio della donna sarebbe avvenuto al culmine di una lite, una delle tante che avrebbero contraddistinto il loro rapporto burrascoso. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero