Desirée uccisa a 14 anni nel 2002, vertice in Procura. «C'è un mandante in libertà»

Desirée Piovanelli fu uccisa a Leno, nel bresciano, nel settembre del 2002: vertice in Procura a Brescia questa mattina, per fare il punto sull'indagine bis sul...

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Desirée Piovanelli fu uccisa a Leno, nel bresciano, nel settembre del 2002: vertice in Procura a Brescia questa mattina, per fare il punto sull'indagine bis sul delitto della ragazzina, all'epoca 14enne. Dopo l'esposto del suo papà, convinto che dietro il delitto «ci sia un giro di pedofilia ed un mandante ancora in libertà» i magistrati bresciani hanno aperto un fascicolo per omicidio, per adesso senza indagati.


Desirée Piovanelli, fantoccio con teschio impiccato davanti alla casa dei genitori


Nel 2002 le indagini erano state svolte dai carabinieri. Per l'omicidio furono condannati in via definitiva tre minori, che hanno scontato la pena e un maggiorenne, Giovanni Erra che dal carcere sta lavorando alla revisione del processo. Maurizio Piovanelli, padre della vittima è già stato ascoltato dalla Procura, così come una ragazza di Leno che da minorenne fu coinvolta in festini hot con sesso e droga, e il padre di quest'ultima dalla cui denuncia venne arrestato un residente a Leno poi condannato.



LA TRACCIA BIOLOGICA DI UN UOMO Gli inquirenti stanno valutando come muoversi in merito alla traccia biologica presente sul giubbino della vittima, già identificata 17 anni fa dai Ris di Parma, ma mai presa in considerazione. «La traccia è di un soggetto di sesso maschile diverso dagli indagati» scrisse in una relazione agli atti l'allora comandante dei Ris Luciano Garofano. Al vertice di oggi erano presenti il procuratore reggente Carlo Nocerino, il sostituto Barbara Benzi e il dirigente della Squadra Mobile della Questura Alfonso Iadevaia al quale sono state affidate le nuove indagini e che ha ricevuto tutti gli atti ad inizio settimana. 
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Il Messaggero