OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
In un momento nero per il turismo, settore determinante per l'economia italiana, un barlume di speranza arriva dal capoluogo siciliano: si riaffacciano a Palermo i turisti americani. Un indicatore importante, segnale di una graduale ripresa. I visitatori provenienti dagli Usa stanno prenotando alberghi e ristoranti nel periodo tra fine maggio e giugno. A farsi rivedere sono i piccoli gruppi di over 60, già sottoposti al vaccino o che si vaccineranno prima della partenza verso la Sicilia. «Abbiamo finalmente ricevuto la telefonata che aspettavamo da mesi - commenta Doriana Ribaudo, titolare dell'Osteria Ballarò, nel centro storico di Palermo - Finalmente torneremo ad ospitare i turisti americani: tre date, a inizio estate, con la presenza di piccoli gruppi». I turisti, a causa della pandemia, avevano dovuto forzatamente annullare la prenotazione del tour previsto nel 2020.
Via libera Ue ad aiuti Italia per turismo e terme
«La cosa importante è che adesso sono tornati - conclude l'imprenditrice - e sono pronti a viaggiare grazie alla scienza. Noi saremo pronti a riceverli in assoluta sicurezza e con l'accoglienza di sempre». Un segnale incoraggiante anche per gli albergatori: «Speriamo che il turismo, quello vero, si possa risvegliare in fretta - dice Nicola Farruggio, presidente di Federalberghi Palermo - Certo, siamo ancora lontani dalla ripresa. Le strutture ricettive hanno subito un colpo mortale e i ristori sono stati del tutto inadeguati ad arginare le perdite, che continuiamo a registrare ancora oggi. È necessario - conclude Farruggio - che il governo intervenga con urgenza a tutela delle imprese e dei lavoratori del turismo prima che sia troppo tardi».
Riapertura piste sci, in Abruzzo +40% di prenotazioni (ma è incubo ritorno in zona arancione)
Turismo, serve un piano speciale: «I ristori non bastano»
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero