Riapertura piste sci, in Abruzzo +40% di prenotazioni (ma è incubo ritorno in zona arancione)

L'Abruzzo si prepara alle settimane bianche con l'incubo della zona arancione. «Ci sono tante prenotazioni. E’ una corsa e tanta voglia di sciare, uscire dalle...

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L'Abruzzo si prepara alle settimane bianche con l'incubo della zona arancione. «Ci sono tante prenotazioni. E’ una corsa e tanta voglia di sciare, uscire dalle case, aprire i confini - commenta Giancarlo Bartolotti presidente della Monte Magnolia Impianti di Ovindoliabbiamo il 40% degli skipass prenotati, con una portata di sciatori al 50% e uso obbligatorio delle mascherine Fpp2. Attendiamo l’esito della tavola rotonda regionale, per avere informazioni circa il protocollo».

Per riportare l'attenzione verso la montagna invernale, la cittadina di Roccaraso oggi ha partecipato al flash mob “Per chi suona la Montagna”, nato dall'iniziativa di Marco Di Marco, direttore della rivista Sciare. Il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha organizzato un sit-in nel centro del paese, in rappresentanza delle comunità montane dell'Alto Sangro e Altopiano delle Cinquemiglia. Le stazioni di Roccaraso, Aremogna-Pizzalto-Montepratello, sono operative da tempo per permettere agli sciatori professionisti di rilevanza nazionale, di allenarsi. Più di 100 chilometri di piste innevate dai primi di dicembre con neve programmata e naturale. Ma la perdita economica, a causa delle restrizioni, ammonta a svariati milioni di euro. Per Mauro Del Castello, proprietario della stazione Monte Pratello, i dati sono chiari e il protocollo da attuare è ben noto da tempo. «Noi siamo pronti da tempo - afferma Mauro del Castello- con tutte le misure di sicurezza. Al momento non abbiamo prenotazioni, ma chiaramente, con la riapertura del 15, potrebbe arrivare una grossa quantità di gente. Venderemo gli skipass giornalieri. Si spera di non tornare in arancione. Anche perché siamo alquanto martoriati. Sarebbe il definitivo colpo di grazia. Il 15 scade il divieto di spostamento tra regioni. Dovremo capire cosa succede. A prescindere dalle persone che verranno, sono deluso dalle informazioni del Cts di aprire il 15 soltanto in zona gialla. Se poi ci ritroviamo in arancione? Stiamo altri 15 giorni fermi. Io onestamente, vista la situazione, la vedo in maniera negativa, per le scelte senza programmazione e senza tenere in considerazione i 37 impianti con più di 400 dipendenti. Immaginavamo una prospettiva più certa e invece siamo in balia delle onde. Non abbiamo ristori. I fatturati sono a zero».

 

 

 

 

Primo weekend

Come noto gli impianti da sci saranno riaperti in zona gialla dal 15 febbraio, via libera dato dal Comitato Tecnico Scientifico. Ma dall'indice Rt abruzzese, non emergono notizie rassicuranti circa l’aumento dei contagi da coronavirus. Situazione aggravata dalla diffusione della variante inglese. Dunque, il passaggio alla zona arancione, che non consente la riapertura delle stazioni sciistiche, potrebbe essere concreta. Oggi, in mattinata la Regione Abruzzo ha convocato in video conferenza, tutti gli impiantisti abruzzesi. Si discuterà in merito ai protocolli da attuare.

 

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Il Messaggero