Coronavirus, non ci fu alcun lancio di sassi contro studenti cinesi. Smentito dunque dalle indagini della polizia il tam tam che denunciava a Frosinone episodi di...
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Le indagini
La Questura di Frosinone ha voluto vederci chiaro su tutta la feccenda, e le ricerche effettuate dalla Digos hanno consentito di chiarire che il professore che aveva reso pubblico l’episodio informando i giornalisti nel corso di un’estemporanea conferenza stampa non aveva la conoscenza diretta degli accadimenti ma aveva riferito informazioni raccolte da un’altra professoressa.
Quest’ultima a sua volta aveva appreso da un generico racconto di una studentessa cinese dell’Accademia di Belle Arti secondo cui su una chat seguita esclusivamente da suoi connazionali, un altro giovane cinese aveva fatto riferimento a non meglio descritti episodi di intolleranza verso cittadini cinesi che sarebbero accaduti a Roma. Il contenuto di tale conversazione in chat si sarebbe trasformato nella sassaiola a Frosinone a causa di una errato utilizzo del traduttore di Google da parte della studentessa. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero