Coronavirus a Napoli, l'appello di una figlia ai medici: «Mio padre sta morendo, fate presto»

Coronavirus a Napoli, l'appello di una figlia ai medici: «Mio padre sta morendo, fate presto»
Ore disperate, corse contro il tempo dei medici per salvare vite umane, familiari devastati dai ritardi nell’arrivo degli esiti dei tamponi. Il Covid Center di Boscotrecase...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Ore disperate, corse contro il tempo dei medici per salvare vite umane, familiari devastati dai ritardi nell’arrivo degli esiti dei tamponi. Il Covid Center di Boscotrecase in soli tre giorni è diventato il Cotugno dell’area di competenza dell’Asl Napoli 3 e tra i ricoverati, oltre 20 di cui almeno cinque in gravi condizioni, molti sono ancora in attesa di tamponi (di solito comunicati anche dopo 5 giorni per la situazione di affanno in Campania).


Coronavirus, morto carabiniere a Bergamo: Claudio Polzoni aveva 46 anni, lascia moglie e figlia di 10
 
Così i medici del nosocomio non sanno con quali cure procedere e se richiedere il protocollo per il farmaco del Pascale. Dopo gli appelli disperati al presidente Vincenzo De Luca, ora l’urlo straziante arriva da una ventenne, figlia di un paziente intubato a Bosco alla cui famiglia solo ieri hanno comunicato la positività dopo 5 giorni. «È la festa del papà e mio padre lotta tra la vita e là more: non si sa ancora come agire. Soltanto ieri in serata e dopo cinque giorni di attesa ci hanno comunicato che Papà è risultato positivo al Covid-19. I medici che stanno tentando di strapparlo alla morte, i nostri angeli custodi non hanno ancora ricevuto nessuna comunicazione mentre il tanto atteso farmaco non è arrivato e non si sa quando arriverà  e speriamo che non sia troppo tardi. La mia è una supplica di una figlia disperata: Fate presto vi scongiuro». 
 
M.D.D. 20 anni è figlia di uno dei pazienti ricoverati in terapia intensiva all'Ospedale di Boscotrecase.  È il terzo appello: dopo l'Assessore Pensati di Torre del Greco, la moglie di un altro ricoverato , adesso tocca alla figlia di un altro paziente.




  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero