Coronavirus, Galli: «La movida romana? Cambiare abitudini, i giovani non sanno cosa accade in Lombardia»

Il dottor Galli commenta il quadro italiano relativo al coronavirus. «Ho sentito parlare di riapertura dell'area di Codogno. O mi sfugge qualcosa, o secondo me riaprire...

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Il dottor Galli commenta il quadro italiano relativo al coronavirus. «Ho sentito parlare di riapertura dell'area di Codogno. O mi sfugge qualcosa, o secondo me riaprire in questo momento è una grandissima sciocchezza». Lo ha detto a RaiNews24 Galli, direttore Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano. Infine le nuove misure volute dal Governo per Galli «non sono destinate a rimanere per poco tempo», e potrebbero essere inasprite.


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«Qualche errore di comunicazione» sulle nuove misure «c'è stato, perché ha permesso ad alcune persone di infilarsi nei treni e andare in altre Regioni. Un'azione irresponsabile. Bisogna che in tutta Italia si capisca che è necessario cambiare le nostre abitudini. Ho visto servizi sulla movida romana dei giovani che non è cambiata, ma essere stati a lungo in locali ancora aperti vuol dire che si può portare il virus a casa, ai genitori, ai nonni». Lo ha detto a RaiNews24 Massimo Galli, direttore Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano. Questi ragazzi «non hanno visto cosa accade in Lombardia, negli ospedali, nelle rianimazioni in condizioni al limite assoluto di capienza. Se le vedessero non si comporterebbero in maniera così futile e irresponsabile».
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Il Messaggero