Disagio sociale ed economico e ripresa dell'attività criminale: la fase 2 rischia di essere anche questo. Lo sottolinea il capo della polizia Franco Gabrielli in una...
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Una preoccupazione e un allarme che il capo della polizia in queste ultime settimane ha più volte evidenziato ai questori, affinché alzino le antenne e predispongano le adeguate misure di contrasto. Il timore è anche legato al lavoro che manca, alla situazione di crisi, e di conseguenza a tutte quelle frange eversive, antagoniste ed estremiste che possono avere interesse a soffiare sul fuoco. «Altrettanto verosimilmente - aggiunge il prefetto - le Autorità di pubblica sicurezza e la Polizia di Stato si misureranno con le varie espressioni del disagio socio-economico derivanti dalla congiuntura indotta dall'epidemia, con inevitabili riflessi sotto il profilo dei servizi di ordine pubblico».
La tensione è palpabile, ed è per questo che il Dipartimento di pubblica sicurezza invita a predisporre tutto quello che serve, anche per tutelare la salute del personale di polizia che, «dalla rarefazione massima dei contatti sociali», passerà «all'allentamento delle misure di “confinamento”». Un passaggio da una fase a un'altra - dettano ancora le disposizioni - che «dovrà essere caratterizzato da coerenza, prudenza e gradualità». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero