«Ho la febbre e la tosse. Ma non mi fanno il tampone. Che altri sintomi dovrei avere per essere sottoposto ai controlli per il coronavirus? Resto a casa, in quarantena, con...
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Sempre più preoccupato per le sue condizioni di salute, il paziende decide di andare all’ospedale di Cassino. «Le tende che hanno installato per l’accoglienza dei malati sono inesorabilmente chiuse e non c’è nessuno. Allora entro al Pronto Soccorso dove trovo del personale veramente allo stremo ma comunque educato e disponibile. Mi viene diagnosticata una broncopolmite e vengo inviato a casa in quarantena domiciliare. Mi spiegano che il mio quadro clinico attuale non gli consente di farmi il tampone, devo aspettare qualche giorno e, se peggioro (nel senso che ho affanno e difficolta respiratorie anche a letto), devo tornare ed in quel caso mi faranno il tampone (che a quel punto avrà un esito scontato). Ovviamente con quel tipo di affanno sarò diventato un soggetto da terapia intensiva e andrò ad occupare uno dei posti che tanto mancano. Adesso mi chiedo: perché al presidente Zingaretti che dice di star bene hanno il tampone? Come hanno fatto a tutti quelli della giunta regionale anche in assenza di sintomi. E perché a me no? Ovviamente rispetto la quarantena, ma in casa siamo 4. Non vorrei essere un untore» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero