Coronavirus, via libera ai tir anche nei giorni festivi: servono gli approvigionamenti

Coronavirus, via libera ai tir anche nei giorni festivi: servono gli approvigionamenti
Potranno viaggiare anche nei giorni festivi e sulle strade extraurbane i veicoli adibiti ai «trasporti di cose di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate» e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Potranno viaggiare anche nei giorni festivi e sulle strade extraurbane i veicoli adibiti ai «trasporti di cose di massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate» e che effettuano «servizi di trasporto internazionale di merci». La decisione è stata presa dal ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli ed è stata subito comunicata al Dipartimento di pubblica sicurezza che ha inviato una circolare agli operatori di polizia affinché lascino viaggiare questi mezzi nei giorni 25 e 26 aprile, 1 e 3 maggio, e fino provvedimento successivo.


CLICCA QUI per scaricare la circolare

La ragione è nella necessità che non manchino gli approvvigionamenti necessari in questo periodo di crisi creata dall'epidemia da coronavirus. Crisi - spiegano - «che sta interessando anche l'autotrasporto delle merci, con gravi ripercussioni per gli approvvigionamenti di prodotti e materie prime per l'industria e l'agricoltura, sia per il settore stesso dei trasporti».
In questa fase - viene chiarito - «il divieto di circolazione legato a questioni di criticità del traffico non è giustificato in termini di sicurezza stradale in relazione alla riduzione dei flussi dovuti all'emergenza nazionale». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero