Guerra a chi usa il telefonino alla guida: vigili urbani senza divisa nel traffico

Nuova offensiva contro chi usa il cellulare alla guida
L'idea arriva da Genova. E farà sicuramente discutere. Presto, in mezzo al traffico, spunteranno vigili in borghese a bordo di moto enduro a caccia di automobilisti...

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L'idea arriva da Genova. E farà sicuramente discutere. Presto, in mezzo al traffico, spunteranno vigili in borghese a bordo di moto enduro a caccia di automobilisti "al telefono". Guerra a chi usa lo smartphone alla guida, organizzata con una strategia che potrebbe essere esportata anche in altre città italiane. I dati presentati dall'assessorato alla Sicurezza del Comune di Genova e della polizia locale, spiegano i motivi per questa nuova offensiva contro chi usa il cellulare al volante


Quasi triplicate le multe per velocità pericolosa tra il bimestre gennaio-febbraio 2018 e lo stesso periodo del 2019 (da 603 a 1676), aumentate di oltre il 400% le sanzioni per il superamento dei limiti di velocità, passate da 92 a 520.

Questi i risultati della campagna del corpo per contrastare comportamenti pericolosi alla guida. Da inizio 2019 sono stati rafforzati i servizi con telelaser ed etilometri in tutti i distretti cittadini. Il maggiore numero di controlli ha portato a un aumento, ma più contenuto, anche delle sanzioni per guida usando il cellulare (da 200 a 269).



Per questo motivo si sta sperimentando già in queste settimane nella zona del centro città una modalità di controllo che sarà poi estesa in tutta Genova: pattuglie in borghese di vigili urbani, in moto, controlleranno e sanzioneranno in tempo reale chi è al volante al telefono. «In poche ore di test abbiamo avuto risultati elevatissimi» dice il comandante della polizia locale Gianluca Giurato. Sempre nei primi due mesi del 2019 sono cresciute le sanzioni per superamento del limite di velocità in alcune delle strade considerate più critiche: in corso Europa - dove recentemente un motociclista è stato sorpreso a correre a 142 km/h - si passa da 35 a 141, in via Adamoli, in val Bisagno, le multe sono salite da 15 a 157.


«L'obiettivo della campagna - dice l'assessore alla Sicurezza Stefano Garassino - è stato elevare gli standard di sicurezza, armonizzando l'attività di prevenzione, informazione e controllo. Oggi vogliamo far sapere a chi non rispetta le regole che ci saranno sanzioni e un vero pugno di ferro dell'amministrazione». Genova, secondo l'Istat, è la città italiana con più incidenti stradali per numero di abitanti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero