L'infedeltà coniugale non è risarcibile se “discreta”. Lo sottolinea la Cassazione che ha respinto il ricorso di un avvocato romano che voleva...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per essere risarcito, il tradimento dell'obbligo di fedeltà deve essere plateale e configurarsi con modalità molto offensive per chi lo subisce se invece la relazione “extra” è discreta, addirittura «confessata» solo dopo la separazione, allora nessun risarcimento danni può essere chiesto al fedifrago. Il tradito deve tenersi il «dispiacere».
Gli “ermellini” hanno escluso che il datore possa «ingerirsi» nelle scelte di vita dei dipendenti perché violerebbe la loro privacy. L'amante poi non può mai essere chiamato in causa dato che «non è soggetto all'obbligo di fedeltà». Nemmeno la moglie paga, se è una infedele “felpata” e una saggia rea confessa tardiva. E' stato condannato per lite temeraria. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero