Il primo risultato importante per capire se gli scheletri trovati nella sede della Nunziatura possano essere collegati a Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, le due ragazze...
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LA RISTRUTTURAZIONE
Intanto, la procura di Roma sta analizzando tutti i documenti legati ai lavori di ristrutturazione effettuati negli ultimi decenni: proprio questi atti serviranno per risalire alle ditte che hanno operato negli anni 80 nella villetta. Le carte custodite negli uffici dell'Apsa, l'Ente che gestisce gli immobili del Vaticano, e presso il Governatorato, sono state consegnate alla polizia grazie al principio di collaborazione instaurato con la magistratura capitolina. Senza questa intesa, i tempi avrebbero dovuto essere molto più lunghi, perché ci sarebbe voluta una rogatoria per ottenere i registri. Tra i documenti all'attenzione del procuratore aggiunto Francesco Caporale e del sostituto Francesco Dall'Olio, ci sono anche quelli relativi a tutti gli inquilini dell'ambasciata della Santa Sede a Roma e, in particolare, chi ha alloggiato nella dependance dove è stata fatta la scoperta. Non si fermano neppure le accuse sulle recenti inchieste finite senza risposta. Nei giorni scorsi, proprio dalle pagine del Messaggero, Pietro, il fratello di Emanuela, ha ipotizzato che negli anni scorsi ci sia stato un accordo tra il Vaticano e gli inquirenti per interrompere le inchieste. Ma le recenti verifiche su quei fatti non hanno portato a nulla anzi, nei giorni scorsi, piazzale Clodio ha chiesto l'archiviazione anche per un membro della gendarmeria, Raul Bonarelli, accusato di aver nascosto ai pm dettagli importanti sul caso Orlandi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero