«Caro bollette ostacolo alla ripresa»: il ministro Franco annuncia nuovi interventi per le famiglie

«Caro bollette ostacolo alla ripresa»: il ministro Franco annuncia nuovi interventi per le famiglie
Il costo dell'energia è un problema: l'aumento dei prezzi in bolletta «è un fattore che può essere di ostacolo al consolidarsi della...

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Il costo dell'energia è un problema: l'aumento dei prezzi in bolletta «è un fattore che può essere di ostacolo al consolidarsi della ripresa». Così ha detto il ministro dell'Economia Daniele Franco intervenendo alla Giornata mondiale del Risparmio. Il governo, ha aggiunto il titolare del dicastero, è già intervenuto due volte» ma le misure «non hanno impedito l'aumento» ulteriore. Da qui l'esigenza di «nuovi interventi». Con un sostegno che parte dalle famiglie. 

I rischi al ribasso sulla crescita

Il quadro di riferimento risulta alquanto composito, e il ministro lo spiega per grandi linee: la ripresa dell'attività economica - ha detto - è soggetta a «dei rischi al ribasso sulla crescita» dovuti alla «pandemia», all'andamento della «domanda mondiale per gli effetti della carenza» di materiale delle componenti e «l'evoluzione dei prezzi dell'energia che può essere un ostacolo all'accelerare della ripresa». 

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«Non c'è crescita se parte della popolazione resta indietro»

Nel  corso del suo intervento, il ministro Franco ha indicato i prossimi obiettivi. «Un primo fronte su cui agire è quello del carico fiscale, Abbiamo un cuneo fiscale molto ampio, nel Disegno di legge di bilancio abbiamo portato le risorse disponibili a 8 miliardi, le modalità di attuazione di questo taglio al prelievo verranno definite nei prossimi giorni e settimane». La manovra 2022 ha l'esigenza prioritaria di «sostenere l'economia e la società nella fase di uscita dalla pandemia e rafforzare il tasso di crescita a medio termine». Le linee di intervento sono dunque la riduzione del carico fiscale per famiglie e imprese, rafforzamento della sanità, degli investimenti pubblici e privati, della ricerca, e sostegno alle politiche sociali. «Non ci può essere crescita sostenibile se una parte della popolazione viene lasciata indietro».

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La proroga dei bonus

Tra gli interventi concreti, Franco ha indicato la proroga dei bonus per dare certezze a imprese e famiglie e il rifinanziamento di "Transizione 4.0". In questo modo, ha aggiunto, «cerchiamo di dare una prospettiva temporale fino al 2025 e questo può dare certezza alle imprese nei prossimi anni, così come gli incentivi immobiliari, per dare alle famiglie la stessa certezza». Accanto a questo «daremo una prospettiva decennale al credito d'imposta per le imprese e per i progetti di ricerca e sviluppo. È importante assicurare loro un quadro chiaro e una prospettiva di medio-lungo termine se vogliamo che l'industria investa in ricerca e sviluppo».

«La ripresa sia rapida, le banche aiutino le imprese»

«È fondamentale che la ripresa sia rapida e si recuperino entro la prima parte dell'anno prossimo i livelli pre-pandemia». Il vero banco di prova della politica economica - ha spiegato Franco - è rafforzare nel medio termine il tasso di crescita potenziale dell'economia: «Occorre essere pronti a una fase di aumento dei tassi che inevitabilmente accadrà nei prossimi anni, e qui occorre riacquisire avanzi primari come era prima del 2019». Intanto confortano i dati macroeconomici: «La ripresa è intensa, le prospettive favorevoli, la dinamica dell'export molto positiva, così come quella dei consumi, e accentuata quella degli investimenti, quest'anno in aumento di circa il 15%. Ma resta ancora strada da fare per tornare alla situazione pre-pandemica». Infine un sollecito agli istituti di credito: «È importane in questo momento che le banche accompagnino le imprese in un percorso di crescita nel percorso di uscita dal sostegno pandemico».

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Il Messaggero